In seguito ad un report della CNN, si sta molto parlando dell’Islanda e della possibilità per questa Nazione di produrre in maniera illimitata l’energia geotermica. Il tutto sfruttando il magma che si trova a 2 km di profondità circa. La geotermia in Islanda, ad oggi, sembrerebbe essere tale da riuscire a coprire circa il 25% del fabbisogno energetico del Paese. E tutto questo è possibile proprio grazie alla presenza di magma ad una profondità ridotta. Questo a sua volta ha la capacità di creare dei campi geotermici intensi e allo stesso tempo utili da poter quindi sfruttare per la produzione di energia elettrica.

Geotermia a bassa entalpia, energia rinnovabile proveniente da sottoterra Geotermia a bassa entalpia, energia rinnovabile proveniente da sottoterra

Occorre comunque precisare che queste centrali non sono solite sfruttare il diretto calore del magma ma il tutto avverrebbe in seguito ad una particolare operazione, definita anche complicata, sia per quanto riguarda la sicurezza sia da un punto di vista tecnico.

Alcune informazioni sul progetto Krafla Magma Testbed

I ricercatori che hanno ideato il progetto Krafla Magma Testbed hanno lavorato con l’unico obiettivo di studiare direttamente il magma proprio mentre si trova ancora nella camera magmatica. Per poter fare ciò però bisognerà prima effettuare uno scavo di 2 km circa in modo tale da riuscire ad arrivare, in questo modo, alla porzione di suolo che si trova sopra alla camera magmatica.

In seguito occorrerà inserire un tubo in acciaio da cementare e all’interno del quale poi far scorrere una sonda con diversi sensori. Questa andrà poi calata fino alla vera camera magmatica. Se i risultati ottenuti saranno soddisfacenti ecco che allora tali tecnologie potrebbero essere usate anche in campo geotermico per poter produrre energia.