Tra gli eventi naturali che spesso si verificano provocando molti danni vi troviamo i terremoti e le frane. Proprio quest’ultime sono molto frequenti lungo la costa della California e non sempre prevederle è possibile. I ricercatori dell’UC Santa Cruz e dell’Università del Texas ad Austin hanno però dato vita ad uno studio grazie al quale hanno avuto modo di scoprire che le condizioni ritenute causa degli scivolamenti lungo le faglie in profondità nel sottosuolo possono provocare a loro volta, in superficie, le frane.
Nello specifico gli studiosi hanno analizzato i dati relativi a due siti di frane nella California settentrionale che i ricercatori per anni hanno monitorato con molta attenzione. Finnegan e il suo coautore hanno poi applicato un particolare modello sviluppato in precedenza per poter spiegare il lento slittamento delle faglie. E che ha consentito di ottenere ottimi risultati.
Il risultato ottenuto dallo studio
Il modello utilizzato per le faglie può quindi essere utilizzato senza alcun problema anche per prevedere il comportamento delle frane. Questo rappresenta un grande passo avanti, soprattutto in Paesi come la California dove purtroppo le frane lente sono presenti con una certa costanza con un costo complessivo di centinaia di milioni di dollari. E proprio a proposito delle frane Finnegan si è espresso definendole “un problema idraulico”.
Lo studioso ha poi proseguito rivelando che a livello pratico questo studio consente di poter comprendere più o meno esattamente quanto movimento potersi aspettare in base al cambiamento nelle precipitazioni. Cambiamento che a sua volta provoca un ulteriore cambiamento nella pressione dell’acqua del terreno che si traduce a sua volta nel movimento.