Sempre più persone scelgono di dare vita a piccoli o grandi orti domestici ma purtroppo non sempre i risultati ottenuti sono quelli sperati. Ma, come mai? Secondo quanto emerso da una recente ricerca effettuata nello stato indiano di Odisha e pubblicata su Agriculture and Food Security vi sono alcuni elementi che tendono ad incidere sulla funzionalità dell’orto domestico. E per capire quali elementi funzionano e quali no i ricercatori hanno deciso di coinvolgere alcuni membri della comunità e mettere in pratica la tecnica partecipativa Process Net-Mapping.

I ricercatori hanno rivelato alcune sfide affrontate dal programma che hanno in qualche modo ostacolato l’adozione e l’uso continuato degli orti domestici. Sfide che hanno evidenziato la dipendenza da una formazione in aula e l’assenza di orti domestici dimostrativi oppure di un supporto familiare per gli orti domestici.

I consigli degli esperti per migliorare futuri orti domestici

Come migliorare in futuro gli orti domestici? Sulla base dei risultati ottenuti gli esperti si sono espressi offrendo importanti consigli. Secondo gli esperti infatti per migliorare i futuri programmi di orti domestici sarà assolutamente necessario che la formazione includa anche dei video di orti domestici. Oltre che dimostrazione e visite in loco a orti domestici modello.

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Ma non solo, secondo gli esperti tali programmi dovrebbero anche formare un altro membro della famiglia, e quindi ad esempio i mariti oppure le mogli o i genitori. In questo modo sarà possibile ottenere l’adesione di più membri.  In India sono inoltre presenti diversi gruppi di auto-aiuto e proprio in riferimento a questi i ricercatori sono intervenuti facendo una specifica raccomandazione. Ovvero quella di indirizzare questi gruppi alla partecipazione a delle sessioni di formazione.

I consigli degli esperti includono anche due modelli molto semplici, che si possono seguire in qualunque parte del mondo. Il primo è “7-din 7-ghar” e suggerisce di coltivare sette diversi tipi di verdure in sette diverse piccole aiuole, per poi mangiare le verdure in diversi giorni della settimana. Il secondo è il “Tiranga Thali” e prevede di mangiare alimenti dei tre colori della bandiera indiana (bianco, verde e zafferano).