Ieri è stato il grande giorno della presentazione dei nuovi smartphone di Apple. L’iPhone 16 ha fatto il suo debutto stupendo con un design finalmente rivisto radicalmente e tantissime novità interessanti, come il nuovo tasto adattivo interamente dedicato alla fotocamera.
Ma il vero protagonista della serata è stato Apple Intelligence, la suite di funzionalità basate su IA avanzate che arricchirà l’esperienza d’uso dei nuovi top di gamma Apple. Peccato che quasi nessuna di queste arriverà in Unione Europea, quantomeno nell’immediato.
iPhone 16, l’IA rivoluziona tutto: da Siri alle emoji personalizzate
Il nuovo iPhone 16, considerato il primo modello di Apple sviluppato per sfruttare pienamente la potenza dell’IA generativa, include una serie di funzioni che consentono agli utenti di creare immagini e testi semplicemente utilizzando comandi in linguaggio naturale.
Craig Federighi, vicepresidente senior di Apple per l’ingegneria software, ha svelato durante l’evento la nuova “visual intelligence” del dispositivo: permetterà di ottenere informazioni dettagliate semplicemente puntando la fotocamera verso oggetti, luoghi o animali. Un po’ come Google Lense, ma con capacità ancora più avanzate. Ad esempio, sarà possibile ricevere recensioni di ristoranti, identificare monumenti o scoprire la razza di un cane in pochi istanti.
L’iPhone 16 segna anche un passo significativo nella collaborazione tra Apple e OpenAI, i creatori di ChatGPT. Siri, l’assistente virtuale di Apple, sarà potenziata dall’IA per diventare più intuitiva e capace di gestire compiti come scrivere messaggi, inviare foto o rispondere in modo più naturale e conversazionale.
Ma gli europei rimarranno a bocca asciutta
Tuttavia, gli utenti europei dovranno pazientare. A causa delle normative dell’Unione Europea, come il Digital Markets Act, alcune delle funzioni basate sull’intelligenza artificiale, come “Apple Intelligence”, non saranno disponibili immediatamente nella regione. Secondo Bloomberg e il giornalista Mark Gurman, queste caratteristiche potrebbero non arrivare sui dispositivi europei prima del 2025, a causa di complessi ostacoli regolatori.
L’evento di lancio si è svolto in un momento strategico: solo un giorno prima della decisione cruciale della Commissione Europea riguardo alle presunte imposte non pagate da Apple, una controversia che potrebbe costare alla multinazionale una multa di 12 miliardi di euro. Secondo alcune indiscrezioni, Apple avrebbe deciso di anticipare l’evento a lunedì per evitare coincidenze con la decisione dell’UE e il dibattito presidenziale negli Stati Uniti. Normalmente le presentazioni di Apple si tengono (quasi) sempre di martedì.
La domanda, dunque, è la seguente: per gli italiani ha davvero senso passare alla nuova generazione di iPhone, considerato che tutte le funzionalità più attese verranno castrate, in attesa di nuovi sviluppi?