Qualcomm sta valutando l’ipotesi di acquisire di alcune parti del business di progettazione di Intel, con l’obiettivo di ampliare il proprio portafoglio prodotti. La società di chip per dispositivi mobili, leader nel mercato degli smartphone e con Apple come suo cliente principale, ha esplorato diverse opportunità rese possibili dalle recenti difficoltà strutturali di Intel.

Secondo l’agenzia Reuters, Qualcomm sarebbe interessata alla divisione client PC di Intel, che si occupa della progettazione di chip per laptop e desktop. Un’acquisizione dell’intero business di Intel è fuori discussione: tante le divisioni che per Qualcomm non avrebbero semplicemente senso, a partire dal business dei server per aziende.

Nonostante i piani siano ancora in fase preliminare e non sia stato avviato alcun approccio ufficiale, questa potenziale acquisizione potrebbe segnare un importante passo per Qualcomm nel mercato dei PC, specialmente in un momento in cui Intel sta cercando di alleggerire il proprio portafoglio di attività nel disperato tentativo di ottenere nuova liquidità.

Intel ha recentemente lanciato il chip Lunar Lake, destinato a migliorare le prestazioni delle applicazioni di intelligenza artificiale, mentre sta valutando la possibilità di vendere altre unità come quella dei chip programmabili Altera.

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Intel in ginocchio: a rischio la permanenza nel Dow Jones

Intel sta affrontando un periodo di difficoltà finanziarie che potrebbe compromettere la sua permanenza nell’indice Dow Jones Industrial Average. Nel 2024, il valore delle sue azioni è calato del 60%, rendendola la peggiore performance tra le società del Dow Jones e una delle peggiori dell’indice S&P 500. Questa crisi è legata principalmente alla sua incapacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nel settore tecnologico, perdendo terreno rispetto a rivali come Nvidia e AMD, specialmente nel campo dei chip per intelligenza artificiale.

La crisi di Intel non è solo finanziaria: l’azienda ha recentemente sospeso il pagamento dei dividendi, ridotto del 15% la sua forza lavoro e tagliato gli investimenti in infrastrutture per mantenere la liquidità.