Da sempre il pianeta Venere viene considerato come il gemello inospitale della Terra, anche se ovviamente la situazione tra i due pianeti è estremamente diversa. Infatti, se la Terra è grande, accogliente, con un’atmosfera sicura e temperature assolutamente nella norma, Venere è soffocato da gas tossico, oltre al fatto che è presente pioggia acida, una pressione atmosferica schiacciante e temperature roventi.
Non solo, Venere non ha la tettonica del nostro pianeta e per questo non può avere le temperature che abbiamo sulla Terra. Pare che proprio la mancanza di placche tettoniche su Venere sia uno dei motivi principali che porta alle numerose differenze tra i due pianeti.
Lo studio sulle caratteristiche di Venere
Uno studio condotto da un gruppo di scienziati ha fatto una scoperta davvero molto interessante. Infatti, le tessere di Venere potrebbero essersi formate grazie a dei processi del tutto similari a quelli avvenuti sulla Terra e che hanno prodotto i primi continenti miliardi di anni fa.
Lo scienziato Fabio Capitanio della Monash University in Australia ha dichiarato che non si aspettavano che Venere, nonostante la mancanza di tettonica a placche e la temperature in superficie di 460 gradi, potesse avere caratteristiche geologiche così complesse.
Ovviamente, la nostra conoscenza del pianeta Venere è piuttosto limitata, dato che non invita certo all’esplorazione. Ricordiamo però che per 15 anni, tra il 1989 e il 1994, la navicella spaziale Magellano ha sfruttato una sonda per mappare in maniera dettagliata la superficie di Venere. Capitanio e il suo staff hanno dunque preso spunto dai dati raccolti dalla sonda Magellano, usando simulazioni al computer, per scoprire come si è formata la regione miliardi di anni fa, quando il sistema solare era ancora agli inizi.
Questa scoperta dunque fornisce una nuova prospettiva su Venere e i legami con il pianeta Terra, suggerendo che tra i due ci siano diverse similitudini, sicuramente più di quanto si potesse pensare fino ad oggi. Studiando le caratteristiche di Venere, inoltre, lo studio spera di svelare i segreti antichi della Terra.