Il Marvel Cinematic Universe è arrivato ad un punto di snodo cruciale. Lo dicono i numeri, vertiginosamente in calo da parecchio tempo quelli lato box office e vertiginosamente in aumento quelli legati all’ammontare di critiche negative. Per questo i vertici supremi del super studios hanno deciso di rimodellare il calendario approfittando del maxi sciopero di Hollywood e così ripensare al da farsi. Possiamo dunque presumere che quello che vedremo in questa ripartenza sia stato ponderato attentamente per cercare di correggere il tiro, soprattutto nei riguardi della gestione del multiverso e, di conseguenza, della linea editoriale.
Obiettivi fondamentali da centrare per il continuum dell’esistenza dell’MCU e per il cui raggiungimento è essenziale affidarsi ai cavalli giusti. Pochi giorni fa è uscito il trailer di Captain America: Brave New World, in cui molto lascia presagire un ritorno al clima di Captain America: Winter Soldier, grande successo del passato, ma il primo passo di questo cammino “ripensato” sarà del supereroe meno pronosticabile (e forse per questo più azzeccato) tra tutti, anche se non sarà da solo.
Parliamo dell’attesissimo Deadpool & Wolverine, in arrivo nei cinema il 24 luglio 2024, ovvero la pellicola che segnerà ufficialmente l’ingresso del super mercenario interpretato da Ryan Reynolds in casa Disney e il ritorno di Hugh Jackman nei panni del più famoso tra gli X-Men (per la prima volta con il costume iconico) dopo il meraviglioso Logan – The Wolverine di James Mangold. Alla guida di questa operazione straordinaria (in America si prevede un’apertura da circa 160 milioni di dollari) ci sarà Shawn Levy, una vecchia conoscenza dei due attori protagonisti e fattore determinante per la realizzazione del film.
Un progetto voluto come non mai
“Deadpool & Wolverine è la storia di due amici che uniscono le forze sullo sfondo di un universo ormai ritenuto indesiderato e non necessario”- dice Ryan Reynolds durante la Global Press Conference del film – “immersi in quel senso di nostalgia e pathos dai quali deriva l’idea che non solo tu, ma tutto il tuo mondo, vi siate trasformati in qualcosa di obsoleto e fuori moda che nessuno vuole più. Un bel punto di partenza per far entrare Deadpool nell’Universo Cinematografico Marvel”.
Più di una volta Kevin Feige ha parlato di Deadpool & Wolverine come un qualcosa di inaspettato, dal momento che non solo i due supereroi non erano di proprietà Disney nelle prime Fasi dell’MCU, ma anche perché sarebbe stato difficile pronosticare la possibilità di avvalersi di due personaggi di tale presa sul pubblico, specie all’interno di una cornice dissacrante come quella delle pellicole dedicate al super mercenario. Un rischio, che lo stesso CEO Disney aveva anche bloccato in primo momento, come ha raccontato lo stesso Reynolds, almeno fino all‘intervento risolutivo di Jackman, sotto forma di una telefonata arrivata fortunatamente a poche ore dall’ultimo pitch del film. :
Era il 14 agosto del 2022 e stavo guidando e mi è arrivata improvvisamente la sensazione che volevo tornare dopo Logan, volevo che fosse insieme a Ryan nei panni di Deadpool. Mi sono mosso in fretta perché ho pensato fossero già vicini a iniziare le riprese, quindi ho chiamato subito Ryan e gli ho detto: ‘Ryan, voglio farlo. Per favore, dimmi che si può fare’.
A quel punto Deadpool & Wolverine è divenuta un’opportunità da cogliere al volo per tanti motivi, come ha confermato anche Shawn Levy, una scelta precisa degli studios, presa anche grazie alla ferma volontà di Ryan Reynolds (anche produttore della pellicola), che ha lavorato con il regista sia in Free Guy – Eroe per gioco e The Adam Project. Da notare il felice incastro di eventi vuole che Levy abbia collaborato anche con Jackman in Real Steel e che sia stato proprio l’attore australiano a presentarlo a Reynolds:
Una grande opportunità per realizzare un film dell’Universo Cinematografico Marvel più tagliente del solito e con un certo grado di comicità sovversiva, in virtù del fatto che si tratta di Deadpool, ovvero qualcosa di mai visto in un kolossal Marvel Studios. Questo ci ha garantito una grande libertà creativa, ma non l’abbiamo utilizzata per scioccare o comportarci male, ma per realizzare un film che fosse il più autentico possibile, in grado di sostenere sia le emozioni che la comicità. Avrà tutta la portata, la spettacolarità e la grandezza che tutti noi amiamo e desideriamo da una pellicola MCU, ma in un modo diverso. E sono davvero entusiasta al prospetto di combinare le due facce di questa medaglia straordinaria e unica. Sono sempre stato un fan dei film Marvel ed ero già un fan di Deadpool. Lavorare di nuovo con Ryan e unirmi alla squadra è stato un vero dono”.
Due amici e un’avventura mai vista prima
Sono passati sei anni dall’ultimo film dedicato a Deadpool e questo dato lo indica un lavoro che necessita di una gestazione lunga e uno sforzo creativo importante e spesso soggetto a diversi cambiamenti in corso d’opera. Nel caso di Deadpool & Wolverine per esempio, come accennato sopra, la presenza di Wolverine inizialmente non era prevista, nonostante la rivalità tra i due personaggi fosse stata fonte di grande gioia per i lettori e nonostante l’amicizia che lega Reynolds e Jackman.
Non solo, per l’attore australiano il finale di Logan – The Wolverine era una conclusione perfetta per il suo personaggio, ma d’altro canto: “sapevo che sarebbe stato qualcosa di completamente diverso: passare dal lato drammatico mostrato in Logan ai toni leggeri legati a Deadpool.” – dice Jackman – “È stimolante immergersi nella psicologia di Wolverine, che non è mai scontata e il multiverso fornisce infinite possibilità“. Una decisione di cui non si è pentito assolutamente, dato che:
L’esperienza di realizzare questo film è stata una delle migliori della mia carriera e lo dico dopo aver interpretato Wolverine per 25 anni. Questa esperienza supera qualsiasi cosa abbia mai fatto con questo personaggio e in generale in altri film o nella vita. L’ho amato tantissimo. E penso che, guardando il film, questo si veda. Si nota attraverso lo schermo, si percepisce il calore.
In un certo senso Deadpool & Wolverine è stato qualcosa di unico anche per Ryan Reynolds, nonostante sia al terzo titolo in cui indossa la maschera (per nulla facile da gestire, come dice lui stesso) del super mercenario. Un titolo di cui si sentiva la responsabilità e che richiedeva uno sforzo in più rispetto al passato:
Penso sia un sogno vedere Wolverine vicino a Deadpool. Abbiamo lavorato tanto, cercando di capire come trovare un giusto equilibrio in questa strana coppia. Volevamo fare qualcosa di mai visto rispetto al classico film Marvel Cinematic Universe, e penso che ci siamo riusciti. Passando dal sorriso a qualcosa di più complesso. Non è semplice recitare spesso con una maschera, è come essere un clown e questo richiede una enorme professionalità. Non ci si sente mai veramente liberi, anche perché Deadpool è il frutto di tante trasfigurazioni. Ma per me è stato naturale.