Da poco è arrivata la notizia della messa in produzione del film live-action su Naruto, che sarà realizzato dalla casa di produzione Lionsgate. Per il film è già stato scelto il regista, che sarà Destin Daniel Cretton. Avendo queste informazioni a disposizione proviamo a chiederci cosa possiamo aspettarci dal live-action su Naruto.
La produzione sarà affidata alla casa del filmmaker, la Hisako. I produttori del live-action saranno Avi Arad, Ari Arad e Emmy Yu di Arad Productions, che stanno già lavorando all’adattamento di Borderlands. E ci sarà anche Jeremy Latcham che ha fatto parte della produzione di Dungeons & Dragons.
Il regista giusto?
Il creatore di Naruto ha già dato la sua benedizione al progetto.
Quando ho sentito del coinvolgimento di Destin avevo appena finito di vedere un suo film e ho pensato che sarebbe stato il regista perfetto per Naruto- ha detto Kishimoto- Dopo aver apprezzato gli altri suoi lungometraggi e aver capito che il suo punto di forza è creare drammi sulle persone, mi sono convinto che non ci fosse nessun altro regista adatto per Naturo. Incontrando Destin ho anche scoperto che si tratta di un regista dalla mentalità aperta, disposto ad accogliere il mio contributo. Ho sentito che saremmo stati in grado di collaborare molto bene insieme nel processo di produzione.
Destin Daniel Cretton ha già lavorato su una produzione importante come Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. Il film, considerando l’inizio del periodo di calo del Marvel Cinematic Universe subito dopo Avengers: Endgame, si può considerare tra i migliori del momento peggiore della Casa delle Idee.
La presenza di Destin Daniel Cretton alla regia per il live-action su Naruto può permettere di assicurare una buona alternanza tra azione, umorismo, ed anche una interessante caratterizzazione dei personaggi. Cretton è anche un filmmaker che può offrire un contributo drammatico, considerando che ha lavorato a produzioni come Il diritto di opporsi, e, visto il lavoro su Shang-Chi, non è nuovo al lavorare sui fumetti come materiale d’origine.
Mentre, per quanto riguarda la produzione di Lionsgate, stiamo parlando della casa che sta dietro a saghe come quella di John Wick ed Hunger Games. Entrambe le produzioni presentano elementi che possono tornare utili per Naruto: dall’action spinto di John Wick, all’alternanza tra avventura e fantasy di Hunger Games. Sotto questo punto di vista, la casa di produzione potrebbe essere più che azzeccata per il progetto.
Resta da chiedersi se gli Stati Uniti possano vincere, una volta per tutte, la sfida dell’adattamento manga ben riuscito. Fino ad ora i progetti che hanno visto produzioni al di fuori dell’Oriente lavorare su adattamenti come Dragon Ball e Death Note sono stati un vero e proprio buco nell’acqua. Naruto si pone, quindi, come una sfida ad alto rischio.
Ma il successo di One Piece sulla piattaforma streaming Netflix potrebbe far ben sperare. Il fatto che, dopo i trailer che non hanno suscitato grande entusiasmo, la messa online degli episodi della serie abbia convinto il pubblico, potrebbe rappresentare un cambio di tendenza per gli adattamenti occidentali dei manga.
Le similarità tra Naruto e Shang-Chi
L’idea di riprendere una serie conclusa da tempo potrebbe essere anche un modo per non avere aspettative troppo alte addosso, anche se stiamo parlando del quinto manga più venduto di sempre. La serie di Naruto si è conclusa nel novembre del 2014. Stiamo parlando, però, di una saga piuttosto corposa, composta da 700 capitoli, e che in 15 anni di pubblicazione ha venduto 250 milioni di copie.
Sempre tornando sul parallelismo tra Naruto e Shang-Chi, la similarità delle storie potrebbe essere un fattore favorevole per la regia di Destin Daniel Cretton. Il manga racconta il percorso di Naruto Uzumaki, un giovanissimo che desidera diventare Hokage, ovvero il ninja più importante. Naruto ha rinchiuso dentro di sé il demone della Volpe a Nove Code, e dopo essere stato ammesso all’accademia ninja inizierà il suo percorso avventuroso.
Allo stesso modo, la storia di Shang-Chi è quella di un bambino cresciuto utilizzando le arti marziali come strumento per renderlo la figura capace di portare la Cina ai suoi antichi fasti. Ma, le storie di Shang-Chi portano fin da subito il personaggio a collaborare con l’MI6, e quindi ad avere anche un’impronta occidentale. C’è però da dire che la regia di Destin Daniel Cretton ha lavorato molto sulle ambientazioni orientali nel film, ed è riuscita a risultare piuttosto credibile.
Cosa ci si potrà aspettare dal live-action su Naruto? Le premesse sembrano essere positive, anche se, trattandosi di una saga manga molto lunga l’idea della serie TV poteva considerarsi più azzeccata. Ma solo l’avanzare della produzione potrà far capire se Lionsgate e Destin Daniel Cretton avranno veramente le idee chiare o meno.