Il brivido pervade la quarta stagione di True Detective: Night Country, un’opera in cui Jodie Foster brilla in un ruolo energico e spigoloso. La serie, ambientata nella remota cittadina di Ennis, Alaska, al di sopra del Circolo Polare Artico, si snoda tra un’atmosfera tetra e l’inspiegabile, affiancando al tema investigativo un sottile tocco di sovrannaturale.
Nel susseguirsi dei crediti d’apertura, spiccano immagini suggestive: un orsacchiotto di peluche, un cimitero di croci e un corpo vestito che cade in mare, il tutto sotto un cielo notturno gelido di un blu mezzanotte, accompagnato dalla malinconica melodia di Bury a Friend di Billie Eilish (“Bury a friend, try to wake up… I want to end”). Liz Danvers, interpretata da Jodie Foster con uno slancio energico, è la severa e sarcastica capo della polizia di Ennis, alle prese con l’indagine sulla misteriosa scomparsa di otto scienziati da un centro di ricerca.
La showrunner Issa López conferisce a Night Country un’atmosfera unica, sottolineata da un sottile velo di soprannaturale. Sin dai primi istanti, la serie promette un’esperienza terrificante in senso positivo. Sebbene la prima stagione originale di True Detective (2014), con Woody Harrelson e Matthew McConaughey, abbia fissato standard elevati, questa quarta stagione finalmente soddisfa le esaltanti aspettative imposte dall’opera inaugurale, dopo due seguiti più deboli.
Liz si presenta come un personaggio completamente razionale, dotato di un acuto umorismo che alleggerisce la pesantezza dell’oscurità che permea la serie. La maestria di Foster nel rendere comprensibili e talvolta persino simpatizzanti personaggi severi come Liz emerge brillantemente. La serie esplora il passato di Liz, svelando le ragioni del suo trasferimento forzato a Ennis insieme alla sua ribelle figliastra adolescente, come una sorta di punizione professionale.
Nello stile tipico di True Detective, emerge un’altra eroina altrettanto importante, Evangeline Navarro (interpretata da Kali Reis), una poliziotta dello Stato di origine Inupiaq, cresciuta parzialmente a Ennis, intuitiva e istintiva quanto Liz è razionale. Il loro rapporto è teso e misterioso, un intricato intreccio tra passato e presente, poiché qualcosa di grave è accaduto tra loro in un caso pregresso, gettando una pesante ombra sull’attuale indagine.
López traccia con precisione e cura la traiettoria della serie. La scoperta del luogo in cui sono finiti gli scienziati scomparsi avviene già alla fine del primo episodio, ma rappresenta solo l’inizio dell’indagine. Man mano che la polizia progredisce nelle indagini, il mistero diventa sempre più intricato. Si pone così la domanda: come potrebbe essere collegato questo evento con l’omicidio irrisolto di una donna indigena anni prima, un caso che ha ossessionato Navarro e che Liz vorrebbe lasciarsi alle spalle? Di seguito il trailer pubblicato su YouTube:
Oscurità ed evoluzione
Il cast di supporto è altrettanto incisivo quanto le protagoniste. Finn Bennett interpreta Peter Prior, un giovane e altruista poliziotto che ammira Liz al punto da mettere a rischio il suo matrimonio. Il padre di Peter, Hank (interpretato da John Hawkes), è anche lui un membro della forza di polizia, contrariato dal fatto che Liz sia la sua superiore. Questo contribuisce a delineare ulteriormente la complessità delle relazioni tra i personaggi.
López, principalmente attiva nel cinema e nella televisione messicana, è nuova alla serie e ha affermato di aver proposto Night Country come una serie a sé stante, senza inizialmente pensare al contesto di True Detective, suggerito successivamente da HBO. Tuttavia, la serie conserva l’essenza dell’originale, con Liz e Navarro che ricordano la complessa ma stretta relazione tra i detective interpretati da Harrelson e McConaughey nella prima stagione, includendo anche un accenno di soprannaturale proprio come nel primo capitolo della serie.
Mentre la storia si dipana, Night Country si immerge in un’atmosfera in cui il soprannaturale permea la cultura e la spiritualità del luogo, specie tra la popolazione nativa di Ennis. Simboli e immagini misteriose fanno capolino: un uomo morto, forse una visione, indica il luogo in cui giacciono i cadaveri. Un simbolo a spirale è tatuato su alcune persone e su una roccia. Nel primo episodio, prima della scomparsa degli uomini, uno di loro pronuncia in modo criptico e spaventato: “Si è svegliata”.
Man mano che l’oscurità persiste, i personaggi perdono sempre più il controllo. L’episodio cinque si conclude con una rivelazione sconvolgente, mentre il sesto e ultimo episodio include una claustrofobica avventura in un tunnel di ghiaccio sotto la superficie ghiacciata della terra, creando un’atmosfera capace di far venire i brividi. Quest’ultimo episodio include anche un richiamo diretto alla prima stagione di True Detective, un momento che farà sorridere anche chi ha solo una vaga memoria della serie originale.
Tuttavia, la serie conserva l’essenza dell’originale, con Liz e Navarro che ricordano la complessa ma stretta relazione tra i detective interpretati da Harrelson e McConaughey nella prima stagione, includendo anche un accenno di soprannaturale proprio come nel primo capitolo della serie.
Nonostante nell’ultimo episodio l’esposizione sull’evento della scomparsa degli uomini possa apparire difficile da accettare, López ha tratto ispirazione da True Detective, creando una nuova serie intensa, coinvolgente e riccamente immaginata, pur conservando la sua impronta personale.
Un’eredità pesante…
Veniamo alla parte “dell’eredità”, la quarta stagione di True Detective, intitolata Night Country, ha suscitato confronti e similitudini con il personaggio interpretato da Jodie Foster in Il Silenzio degli Innocenti (Silence of the Lambs). La showrunner Issa López ha affrontato tali confronti, sottolineando l’unicità del ruolo di Foster nella nuova serie rispetto alla sua precedente interpretazione di Clarice Starling.
López ha riconosciuto l’ispirazione evidente che True Detective ha tratto da film come Seven e Silence of the Lambs, ma ha sottolineato che il personaggio di Liz Danvers in Night Country è un’entità separata. Sebbene le due opere abbiano alcune similitudini nel tono e nella premessa generale, la differenza risiede nell’ambientazione, nei personaggi e nei temi affrontati.
In una recente intervista inoltre, López ha sottolineato che l’inclusione di Jodie Foster nel cast era un desiderio condiviso da molti, offrendo così la possibilità di apprezzare la sua recitazione in una serie TV. López ha enfatizzato la straordinaria bravura dell’attrice e ha evidenziato la volontà di offrirle uno spazio espressivo senza limiti.
Il confronto con Silence of the Lambs è stato sollevato da López stessa, che ha notato parallelismi tra Seven e True Detective, riconoscendo così l’origine comune di queste influenze cinematografiche. Tuttavia, la showrunner ha specificato che Night Country è la conseguenza naturale di questo percorso, avendo come base la serie True Detective.
Sebbene le due opere abbiano alcune similitudini nel tono e nella premessa generale, la differenza risiede nell’ambientazione, nei personaggi e nei temi affrontati.
Night Country si distingue da Silence of the Lambs per molteplici ragioni. Oltre alla diversità delle ambientazioni – l’Alaska di Night Country e il Baltimore di Silence of the Lambs – l’interesse della serie per i culti rappresenta un elemento distintivo. López ha sottolineato come il personaggio di Liz Danvers sia diverso da Clarice Starling, evidenziando l’evoluzione di Foster nel ruolo di una detective esperta e disillusa.
La quarta stagione di True Detective, non scritta dal creatore della serie Nic Pizzolatto ma da López, promette di offrire una prospettiva più cupa e inquietante, mantenendo tuttavia quel filone tematico che ha reso celebre la prima stagione della serie. La scomparsa improvvisa di otto scienziati da una stazione di ricerca artica costituisce l’enigma centrale della trama, riportando la serie alla dimensione del terrore cosmico presente nella prima stagione.
Per López, Night Country rappresenta la continuazione logica di Silence of the Lambs, ponendo un’attenzione particolare sull’evoluzione tematica da un’opera all’altra. Foster stessa ha descritto il personaggio di Danvers come un individuo concentrato, distante dalle emozioni e dal cambiamento del mondo circostante, ma al contempo onesto e deciso, riflettendo così una dualità tra il suo lato da poliziotto integro e quello più torbido.
In conclusione, True Detective: Night Country si presenta come una nuova fase evolutiva della serie, una visione unica e distintiva che attinge dall’eredità di Silence of the Lambs senza limitarsi ad essa, offrendo uno spaccato intenso e coinvolgente grazie alle interpretazioni di Jodie Foster e Kali Reis.
La serie quarta serie di True Detective: Night Country sarà disponibile per la visone a partire dal 15 gennaio su Sky Atlantic.