Il lanciatore Vega, uno dei più compatti e agili mezzi di trasporto spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è pronto a tornare in azione dopo un periodo di fermo dovuto a un incidente avvenuto sulla sua versione potenziata, il Vega-C, nel dicembre 2022. Questo annuncio segna un passo significativo nel ripristino dell’operatività di Vega e nelle indagini condotte sulla causa dell’incidente.
L’incidente che ha scosso la comunità spaziale nel dicembre 2022 era stato associato a problemi riscontrati nella versione migliorata del lanciatore, il Vega-C. Per determinare le cause sottostanti a tale incidente, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) aveva istituito una Commissione d’Inchiesta Indipendente. Questa commissione ha svolto un’indagine approfondita e ha identificato la causa principale del problema: un degrado dell’ugello, una componente critica del lanciatore. Le informazioni e le conclusioni tratte da questa indagine ora saranno utilizzate per apportare le necessarie migliorie e correzioni al Vega-C, al fine di garantire la massima affidabilità per i futuri lanci.
Il ritorno in volo del Vega è previsto per il 7 ottobre, quando il lanciatore prenderà parte alla missione VV20 dal Centro Spaziale di Kourou, situato nella Guyana Francese. Questo segna una svolta positiva nella ripresa delle attività di lancio di Vega, che riveste un ruolo importante nel portare in orbita satelliti e carichi utili di dimensioni più contenute.
Per quanto riguarda il Vega-C, una versione potenziata del Vega, il suo prossimo volo è pianificato per la fine del 2024. Questa data rappresenta un obiettivo per il completamento delle modifiche e delle correzioni necessarie identificate dalla Commissione d’Inchiesta Indipendente.
Il ritorno in azione di Vega è un passo positivo per l’ESA e la comunità spaziale europea. I lanciatori spaziali come Vega svolgono un ruolo fondamentale nell’accesso allo spazio e nella realizzazione di missioni scientifiche, di comunicazione e di osservazione della Terra. La sicurezza e l’affidabilità di tali lanciatori sono di primaria importanza, e le indagini e le correzioni apportate dimostrano l’impegno dell’ESA per garantire il successo delle future missioni spaziali.