Un mese dopo aver segnato una pietra miliare nella storia spaziale, come il quarto paese a effettuare un atterraggio morbido sulla Luna, l’India si trova a fare i conti con problemi tecnici non di poco conto con il lander lunare Vikram e il rover Pragyaan, entrambi in una sorta di ibernazione irreversibile. Questa svolta drammatica arriva subito dopo il trionfo della missione Chandrayaan-3, un risultato epocale per l’Organizzazione Indiana per la Ricerca Spaziale (ISRO) e per la comunità scientifica mondiale.

Improvvisa inattività e tentativi disperati di comunicazione

Dopo aver rilasciato con successo il rover Pragyaan sulla superficie lunare, il lander Vikram è stato messo in modalità di riposo per resistere alle estreme condizioni notturne lunari, caratterizzate da temperature che possono scendere a -180 gradi Celsius. Il piano era di risvegliare il duo dopo l’alba lunare del 22 settembre, ma le speranze sono state infrante quando i tentativi di comunicazione non hanno ottenuto risposta. Gli scienziati dell’ISRO, sebbene affrontino l’incertezza, mantengono la speranza e continuano gli sforzi per stabilire una comunicazione con il lander Vikram e il rover Pragyaan. Tuttavia, il tempo è prezioso, e la finestra di opportunità si chiuderà il 30 settembre, con il tramonto lunare.

Condizioni estreme sulla superficie lunare: un ostacolo non da poo per veicoli così robusti

La difficoltà nel risvegliare il lander e il rover sottolinea le dure condizioni ambientali sulla superficie lunare. La prolungata esposizione alla notte gelida- e senza luce- rappresenta un grandissimo scoglio, anche per le macchine più avanzate. Le temperature estreme possono mettere a dura prova i sistemi elettronici e le componenti meccaniche, portando a malfunzionamenti irreversibili. Il capo dell’ISRO, AS Kiran Kumar, ha posto l’accento sull’importanza del trasmettitore del lander come indicatore della sua attività e, quindi, vitalità: “Se il trasmettitore del lander non si accende, non abbiamo connettività, deve dirci che è vivo. Anche se tutti gli altri sottosistemi funzionano, non abbiamo modo di saperlo”.

Chandrayaan-3

Nonostante l’attuale impasse, la missione Chandrayaan-3 rappresenta comunque un successo rivoluzionario per l’ISRO. Progettata per dimostrare la capacità di atterrare e muoversi in sicurezza sulla superficie lunare, composta da un lander e un rover simili al suo predecessore, Chandrayaan-3 mirava al Polo Sud lunare, una regione che si crede contenga ghiaccio d’acqua, una risorsa potenzialmente cruciale per future esplorazioni spaziali. Gli obiettivi scientifici includono esperimenti per comprendere meglio le misure spettrali e polarimetriche della Terra dall’orbita lunare e studiare la composizione minerale della superficie lunare. Nonostante l’attuale contrattempo, resta da vedere se il lander e il rover lunare potranno sfruttare le scoperte di Chandrayaan-2 e contribuire significativamente all’esplorazione spaziale internazionale.