Mercato automobilistico europeo: crescita significativa nel mese di luglio 2023

Il mercato automobilistico europeo ha continuato a mostrare una crescita significativa nel mese di luglio, con un totale di 1.022.468 auto immatricolate in Europa occidentale (Unione Europea, Efta e Regno Unito). Questo rappresenta un aumento del 16,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e segna il dodicesimo mese consecutivo di crescita nel settore.

Nei primi sette mesi del 2023, le immatricolazioni totali hanno raggiunto quota 7.612.451, registrando un incremento del 17,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, secondo i dati forniti dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto.

Un notevole balzo è stato evidenziato nel settore delle auto elettriche, con un aumento del 62,4% nelle immatricolazioni nell’Unione Europea a luglio. Queste vetture hanno conquistato una quota di mercato che si avvicina al 15%. In Italia, la crescita delle immatricolazioni di auto elettriche è stata del 14,4%, rappresentando il 3,4% del totale delle immatricolazioni.

Tuttavia, Stellantis ha registrato un leggero calo nelle immatricolazioni a luglio, con 160.251 auto vendute, segnando un decremento del 3,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La quota di mercato del gruppo è scesa al 15,7%, rispetto al 18,9% dell’anno precedente. Da inizio anno, Stellantis ha immatricolato 1.304.948 veicoli, registrando un aumento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2022, con una quota di mercato al 17,1% rispetto al 19,4% dell’anno precedente.

Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ha osservato che il mercato automobilistico europeo non è ancora completamente tornato alla normalità. In molti paesi, le nuove immatricolazioni non riescono a soddisfare la domanda di sostituzione delle vetture più vecchie e inquinanti. Questo può essere dovuto sia alle lunghe attese per la consegna di nuovi modelli a causa delle carenze di componenti, sia alla crisi della domanda causata dalle incertezze legate alla transizione energetica imposta dall’Unione Europea. In particolare, Quagliano ha sottolineato le sfide che l’Italia sta affrontando nella sua transizione verso l’energia elettrica, indicando la necessità di affrontare criticità specifiche in questa transizione.

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