Silicon Valley, un gruppo d’investitori vuole fondare una “città utopica”

Un’azienda «misteriosa» sta facendo man bassa di lotti di terreni nella Silicon Valley, il cuore pulsante dell’industria tech statunitense. L’obiettivo? Fondare dal nulla una nuova città utopica.

A raccontarlo è un lungo articolo del New York Times, che svela anche il nome dei titani del digitale dietro a questo ambizioso piano: Michael Moritz, Reid Hoffman, Marc Andreessen e Chris Dixon.

La Flanney Associates ha già acquistato migliaia di acri in un’area a circa 60 miglia a nordest di San Francisco. Complessivamente sono già stati spesi oltre 800 milioni di dollari. I terreni, continua il NY Times, sono spesso stati acquistati dagli ex agricoltori locali a prezzi incredibilmente competitivi. «Le offerte superavano quasi sempre il reale valore del mercato del terreno, in alcuni casi di 4 o 5 volte», spiega il quotidiano. E sarebbe grazie questa strategia aggressiva che l’azienda è riuscita a mettere le mani su terreni che non erano sul mercato e ad aprire porte che altrimenti sarebbero rimaste saldamente chiuse.

Tutto è partito da un’email inviata nel 2017 da Michael Moritz, nome noto dell’aristocrazia della Silicon Valley (è stato il presidente di Sequoia Capital e, prima di diventare miliardario, era uno stimato giornalista tech). «Ho per le mani un’opportunità unica: la possibilità di investire nella creazione di una nuova città in California», si legge nell’email ottenuta dal New York Times e originariamente inviata ad un gruppo di potenziali investitori.

Inizialmente, gli acquisti di questa misteriosa società – di cui nessuno aveva mai sentito parlare prima – avevano destato più di qualche perplessità. Nella comunità locale giravano molte voci, alcune al limite della teoria del complotto: forse dietro c’è il Pentagono; oppure Disney vuole creare un parco a tema; e se dietro di fossero i cinesi?

Non era vero nulla di tutto ciò. Il piano della Flanney Associates è decisamente insolito, ma, almeno sulla carta, completamente innocuo e benevolo: acquistare delle terre aride e tagliate a metà da un’autostrada, convertirle in una nuova città con decine di migliaia di unità residenziali, energia pulita e un sistema di trasporto pubblico efficiente e moderno.

Più facile a dirsi che a farsi. Il piano dei tycon della Silicon Valley dovrà superare numerosi ostacoli: a partire dal fatto che la destinazione d’uso dei lotti di terreno acquistati non è residenziali. Ottenere una conversione, anticipa il Times, potrebbe essere molto complicato.

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