Un’analisi chimica delle lettere scritte dal leggendario personaggio storico Vlad Draculae, Voivoda di Valacchia, che ha ispirato il vampiro immaginario Dracula, ha rivelato che il Principe delle Tenebre potrebbe aver sofferto di una patologia che gli faceva “piangere lacrime di sangue”.  Le tracce lasciate sulla carta da lettere da Dracula suggeriscono che fosse affetto da una condizione medica nota come Emolacria (o Hemolacria). È la prima volta che viene condotta una ricerca di questo tipo, che ha contribuito a far luce sulla salute di Vlad l’Impalatore, in quanto alcune condizioni potrebbero aver contribuito alla nascita del mito di Dracula, oltre ai gusti particolari di Vlad in fatto di punizioni e torture. L’emolacria è una rara condizione che porta una persona a produrre lacrime con una leggera componente di sangue. Si tratta di una condizione relativamente innocua che è stata attribuita a una varietà di cause, tra cui cambiamenti ormonali, dotti lacrimali ostruiti e sangue dal naso. Tuttavia, l’emolacria potrebbe essere il sintomo di un problema grave di fondo, tra cui infiammazioni, lesioni congiuntivali, traumi, disturbi del sangue e tumori.

Come Vlad III divenne Vlad l’Impalatore

Oltre all’emolacria, i ricercatori suggeriscono che Dracula potrebbe aver sofferto anche di patologie cutanee e respiratorie, che potrebbero aver contribuito al mito del vampiro. Tuttavia, anche le sue abitudini hanno giocato un ruolo cruciale, dal momento che era noto per le azioni sanguinose che intraprendeva per proteggere la sua terra dagli invasori stranieri. Uno di questi incidenti prevedeva l’impalamento di oltre 20.000 prigionieri di guerra, soprattutto turchi ottomani e soldati balcanici che combattevano per l’Impero Ottomano, come forma di guerra psicologica contro l’esercito ottomano in avanzata. Comunque sia, il sultano Mehmed II sarebbe rimasto talmente inorridito da decidere di tornare indietro, ritenendo la conquista della Valacchia troppo costosa se si trattava di affrontare Dracula, da lui descritto come un avversario brutale. L’esercito del Sultano Mehmed II entrò nella città di Targoviste nel giugno del 1462, solo per trovare la città deserta e piena della “foresta degli impalati”- anche se alcuni resoconti affermano che tra le vittime c’erano civili, compresi donne e bambini. Comunque sia, il Sultano Mehmed II sarebbe rimasto talmente inorridito da decidere di tornare indietro, ritenendo la conquista della Valacchia troppo costosa se si trattava di affrontare Dracula, da lui descritto come un avversario brutale. Certo, l’incidente è uno dei rari atti di Dracula che sono stati documentati, ma senza dubbio lo hanno dipinto come un “diavol” (il diavolo) nel folklore dell’Europa centrale e orientale.