David Ayer verrà ricordato da alcuni come il regista del controverso Suicide Squad del 2016, ma il filmmaker è stato anche sceneggiatore del primo Fast and Furious, un film che non gli ha offerto abbastanza rispetto alla successiva grandezza acquisita dal franchise.
Ecco le sue parole a riguardo:
Stiamo parlando del più grande franchise di Hollywood, e io non ne ho avuto nulla indietro.
Il primo soggetto fu scritto da Gary Scott Thompson ed Erik Bergquist, ma fu David Ayer a dargli quel respiro urban che lo rese così caratterizzante, anche a livello di location.
Quando ho ricevuto quella sceneggiatura, era ambientata a New York, c’erano solo bambini italiani. Ed io dissi che non avrei accettato di lavorarci, a meno che non fosse ambientato a L.A., per farlo sembrare come le persone che conoscevo. Perciò iniziai a scrivere di persone di colore , di cose da strada, e nessuno sapeva un c***o delle corse su strada in quel momento.
Ayer ha continuato:
Sono andato in un negozio nella Valley e ho incontrato i primi ragazzi che stavano modificando una macchina, lavorando alle curve di consumo del carburante per gli iniettori e cose del genere. E così mi sono detto che avrei inserito quel particolare nel film.
Nonostante David Ayer abbia plasmato Fast and Furious non ha ottenuto nessun controllo né dei diritti sullo sviluppo del franchise. E questo, secondo quanto ha riferito, lo ha portato a cercare di realizzare produzioni indipendenti.