Gli Stati Uniti tornano sulla Luna e questa volta lo fanno in modo diverso. Infatti, l’equipaggio della missione lunare Artemis della NASA intende mettere radici per creare una presenza duratura sulla superficie del nostro satellite. Il primo passo per completare questa missione è trovare un modo per portare ossigeno e acqua sulla Luna, cosa che l’agenzia intende fare nel prossimo decennio. Oltre a trovare i mezzi di sostentamento di base, la NASA ha in programma anche di scavare la superficie lunare per trovare le sue risorse; si sta già muovendo per raccogliere il suolo lunare entro il 2023 e prevede di espandersi al ferro e alle terre rare. Tutto ciò rientra negli obiettivi dell’agenzia spaziale statunitense di sfruttare queste risorse per la missione Artemis, che intende riportare gli americani sulla Luna entro il 2025. Oltre a utilizzare la missione lunare per acquisire conoscenze che ci aiuteranno a pianificare un futuro viaggio su Marte, la missione prevede anche di portare la prima donna sulla Luna e la prima persona di colore.

Promuovere l’economia spaziale

Gerald Sanders, un importante scienziato missilistico del Centro spaziale Johnston della NASA con 35 anni di esperienza, ha sottolineato l’importanza di promuovere le opportunità commerciali nello spazio. Per attirare investimenti commerciali, la NASA intende quantificare le risorse potenziali, come l’energia, l’acqua e il suolo lunare. Sanders ha affermato che lo sviluppo dell’accesso della NASA alle risorse lunari è fondamentale per la riduzione dei costi e la creazione di un’economia circolare. Ha inoltre spiegato che l’obiettivo della NASA è investire nella fase di esplorazione per aiutarla a comprendere appieno le risorse che può ottenere dalla Luna, mitigando così i rischi e gli investimenti esterni in un secondo momento. Ha inoltre sottolineato che la NASA ha appena iniziato a esplorare la superficie della Luna e che c’è ancora molto da imparare.

La collaborazione tra NASA e Agenzia spaziale australiana per l’esplorazione delle risorse lunari

Per accelerare questo ambizioso progetto, l’agenzia governativa intende inviare un impianto di perforazione di prova sulla Luna entro la fine di questo mese. L’agenzia ha in programma uno scavo su larga scala del suolo lunare, noto come regolite, e la creazione di un impianto pilota di lavorazione nel 2032. Questi sforzi aiuteranno la NASA a ottenere informazioni preziose sulle risorse lunari e sulle loro potenziali applicazioni. I clienti di queste risorse dovrebbero essere le compagnie missilistiche commerciali. Queste aziende possono utilizzare le risorse lunari, come il carburante o l’ossigeno, per supportare le loro missioni spaziali. Per contribuire a questa impresa, l’Agenzia spaziale australiana sta collaborando con la NASA per sviluppare un rover semiautonomo, che dovrebbe unirsi a una missione lunare della NASA già nel 2026, per raccogliere campioni di regolite contenenti ossigeno sotto forma di ossidi.