Christopher Nolan sta promuovendo il suo nuovo lungometraggio Oppenheimer, che racconta di come gli Stati Uniti siano arrivati a realizzare la bomba atomica. Il regista ha sottolineato come si tratti di una storia cupa, al punto da averla paragonata ad un film horror.

Ecco le sue parole:

Questo film è un’esperienza intensa, perché è una storia intensa. Recentemente l’ho mostrato a un regista che ha detto che è una specie di film dell’orrore. E non mi sento in disaccordo con questa opinione. È interessante il fatto di utilizzare la parola nichilismo, però non credo di essere riuscito a metterci il dito sopra. Ma quando stavo finire il film ho sentito questo colore che non c’è negli altri miei lungometraggi, solo oscurità. È lì. Il film combatte contro questo.

E poi ha aggiunto:

Sai, in realtà sono stato sollevato di averlo finito. Ma mi diverto moltissimo a guardarlo. Penso che si capirà quando vedrete il film. È complicato il fatto di essere intrattenuti da cose orribili. Ed è qui che entra in gioco la dimensione dell’orrore.