Cibo sintetico: nuova alleanza intende contrastarlo

Un’ampia coalizione composta da 39 organizzazioni si è unita per difendere la cultura del cibo di qualità e opporsi a quello artificiale e sintetico. Tra le organizzazione, ci sono Acli, AcliTerra, Adusbef, Anpit, Asi, AssoBio, Centro Consumatori Italia, Cia, Cna, Città del Vino, Città dell’Olio, Codacons, Codici, Consulta Distretto del Cibo, ctg, Coldiretti Demeter, Ecofuturo, Ewa, Federbio, Federparchi, Fipe, Fondazione Qualivita, Fondazione Una, Fondazione UniVerde, Globe, Greenaccord, Gre, Italia Nostra, Kyoto Club, Lega consumatori, Masci, movimento consumatori Naturasi, Salesiani per il sociale, Slow food Italia, Unpli e Wilderness.

L’alleanza è stata annunciata durante un incontro presso Coldiretti e il suo obiettivo primario è la firma di un Manifesto che espone le ragioni dell’unione e apre un dialogo con istituzioni, associazioni, mondo scientifico, imprese e cittadini per avviare una battaglia contro il cibo sintetico e artificiale. L’obiettivo è quello di ottenere una vittoria anche a livello europeo, agendo per il bene comune.

L’iniziativa rappresenta un’impegno responsabile nella ricerca delle ragioni tecniche e valoriali per contrastare i reali rischi di desertificazione delle campagne, la speculazione finanziaria e il monopolio dei brevetti, oltre alle preoccupazioni per la salute dei consumatori. Le organizzazioni coinvolte intendono affrontare questi temi in modo unitario, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un cambio di rotta verso un’approccio più sostenibile e salutare all’alimentazione.

L’alleanza mira a creare una rete di collaborazione tra le varie organizzazioni e a coinvolgere attivamente istituzioni, mondo scientifico e cittadini per promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi del cibo sintetico e artificiale. Attraverso il confronto e la sensibilizzazione, si spera di raggiungere una maggiore tutela della qualità del cibo e della salute dei consumatori, nonché una valorizzazione delle produzioni locali e tradizionali. L’obiettivo finale è quello di garantire un futuro alimentare più sano, sostenibile e rispettoso dell’ambiente.