Einstein Telescope: l’Italia presenta la candidatura per ospitare il progetto

L’Einstein Telescope è un progetto scientifico che mira a studiare l’universo utilizzando le onde gravitazionali, portandoci indietro nel tempo fino a 13 miliardi di anni fa. Il telescopio, dedicato al genio di Albert Einstein che per primo ipotizzò l’esistenza delle onde gravitazionali, rileverà le onde che fungono da voce e eco degli eventi astrofisici più estremi nel cosmo. Il governo italiano, guidato dalla Premier Giorgia Meloni, ha ufficialmente presentato la candidatura del paese per ospitare questa straordinaria infrastruttura scientifica.

La proposta italiana suggerisce il sito dismesso della miniera di Sos Enattos in Sardegna, tra i comuni di Lula, Bitti e Onanì, come sede per l’Einstein Telescope. Questo interferometro di terza generazione avrà una sensibilità almeno dieci volte superiore ai telescopi attuali, consentendo di esplorare un volume dell’universo almeno mille volte più vasto di quello attualmente osservabile.

Il progetto avrà un notevole impatto sull’occupazione, con una stima di circa 36.085 unità di lavoro dirette e indirette, che corrispondono a circa 4.000 persone impiegate a tempo pieno ogni anno durante i nove anni di costruzione ipotizzati. Questa forza lavoro sarà distribuita in tutta Europa, con circa il 70% delle opportunità di lavoro previste nella nazione ospitante.

La missione prioritaria dell’Einstein Telescope è quella scientifica, con l’obiettivo di studiare l’universo utilizzando le onde gravitazionali per ripercorrere la sua storia fino all’epoca in cui è comparsa la luce. L’obiettivo è comprendere l’origine, la formazione, l’evoluzione e il futuro dell’universo. Attualmente, conosciamo meno del 5% del nostro universo, che rappresenta la materia ordinaria e ciò che è osservabile. Il restante 95%, costituito da materia oscura ed energia oscura, rimane in gran parte sconosciuto. L’Einstein Telescope potrebbe contribuire alla comprensione di quest’universo oscuro e verificare ipotesi come l’esistenza dei buchi neri primordiali o delle particelle chiamate assioni, che potrebbero costituire la materia oscura.

Il progetto si estenderà fino al 2038 e richiederà un investimento totale di 1,91 miliardi di euro. L’Einstein Telescope rappresenta un’opportunità straordinaria per la scienza, l’industria e la regione della Sardegna. Inoltre, avrà un impatto significativo sul territorio in cui sarà costruito, stimolando lo sviluppo tecnologico in vari settori, come la meccanica di precisione, la metallurgia, le tecnologie ottiche, la sensoristica sismica, le tecnologie quantistiche e la gestione dei dati con l’intelligenza artificiale.

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