In una recente conferenza dedicata al trimestre appena concluso, la CEO di General Motors Mary Barra ha dichiarato che l’azienda prevede di cessare la produzione dell’iconica Chevy Bolt EV — una delle prime auto elettriche prodotte in massa, nonché uno degli EV più economici negli USA.
Ancora oggi, la Chevy Bolt rappresenta la maggior parte delle vendite di auto elettriche di General Motors. L’azienda ha annunciato di volerne produrre almeno altre 70mila entro la fine del 2023, prima di mandarla definitivamente in pensione.
Le celle della batteria della Bolt si basano su un design ormai datato e GM sta completando la transizione verso la nuova architettura di ultima generazione Ultium. GM intende convertire uno stabilimento dell’area di Detroit, dove oggi produce in massa la Bolt, in modo da poter produrre alcune auto di nuova generazione, tra cui le Chevy Silverado e GMC Sierra.
Il sistema della batteria della Bolt ha causato seri problemi a GM in passato. Nel 2021, GM ha richiamato tutte le Bolt che aveva prodotto fino a quel momento a causa di un difetto nella fabbricazione delle batterie. Rischiavano di andare a fuoco. Il difetto di fabbricazione era costato a GM quasi 2 miliardi dollari.
Considerando il piano di GM di passare interamente agli EV entro il 2035, ha senso utilizzare la stessa tecnologia delle batterie su tutti i suoi modelli per aiutare a aumentare il ritmo di produzione. Dopo che lo stabilimento del Michigan sarà stato convertito e raggiungerà la piena produzione, GM prevede che sarà in grado di costruire 600.000 veicoli elettrici all’anno. L’azienda ha un obiettivo di produzione di 2 milioni di EV all’anno tra gli Stati Uniti e la Cina.