Il governo indiano ha approvato la costruzione di un nuovo interferometro per onde gravitazionali, che si chiamerà Ligo-India, e che si unirà alla rete globale di osservatori già in funzione. L’interferometro sarà costruito vicino alla città di Aundha, nello stato indiano del Maharashtra, e avrà bracci lunghi 4 chilometri, come i due interferometri statunitensi.

Il progetto nasce da una collaborazione tra il Laboratorio Ligo e una serie di istituti di ricerca indiani, e sarà finanziato con 320 milioni di dollari. L’obiettivo del progetto è di migliorare la capacità di triangolazione delle sorgenti in cielo, aumentando la precisione con cui è possibile localizzare gli eventi di onde gravitazionali. Inoltre, il nuovo osservatorio contribuirà a colmare i punti ciechi dell’attuale rete di osservatori.

La posizione geografica dell’interferometro è strategica, perché permetterà di unire le osservazioni degli interferometri già in funzione, e di migliorare la precisione della localizzazione degli eventi di fusione che generano le onde gravitazionali. Questo è un passo fondamentale per dirigere anche i telescopi che osservano ad altre lunghezze d’onda verso questi eventi di fusione, e caratterizzarne la natura e le altre proprietà fisiche.

Gli interferometri per onde gravitazionali sono strumenti estremamente complessi e sensibili, e richiedono un know-how fondamentale per la loro costruzione, messa in funzione, manutenzione e gestione. Le attività di pre-costruzione sono già cominciate, e sono state progettate le strutture dell’interferometro, le strade che conducono al sito, e le camere a vuoto.

Ligo-India sarà funzionante entro la fine del decennio, e contribuirà a migliorare la comprensione delle onde gravitazionali e degli eventi di fusione cosmica che le generano. La capacità di triangolazione delle sorgenti in cielo migliorerà notevolmente, e il contributo dell’interferometro indiano si sommerà a quello degli altri osservatori già in funzione, come Virgo in Italia e Kagra in Giappone.