Il megatsunami in Groenlandia ha generato onde per una settimana
Una frana ha causato uno spaventoso tsunami capace di generare onde per una settimana intera.

In un Fiordo della Groenlandia, nel settembre del 2023, una frana ha dato vita a un megatsunami, talmente potente da causare onde per una settimana. Il fenomeno, chiamato seiche, ha provocato una serie di oscillazioni che rimbalzano tra le coste e si sono combinate per formare onde stazionarie nello specchio d’acqua parzialmente chiuso.
La ricerca è stata condotta da un team del GFZ German Research Center for Geosciences e dell’Università di Potsdam in Germania, che ha affermato come questa tecnologia di rilevamento è una parte fondamentale per monitorare aree remote come, appunto, la Groenlandia.
Come affermato dalla geofisica Angela Carillo-Ponce, della GFZ German Research Center for Geosciences:
Il fatto che il segnale di un’onda innescata da una frane in un’area remota della Groenlandia possa essere osservato in tutto il mondo e per oltre una settimana è eccitante, e come sismologi questo segnale è stato ciò che ha attirato maggiormente la nostra attenzione.
I risultati della ricerca
Utilizzando i dati ottenuti da satelliti e stazioni di attività sismica, i ricercatori sono stati in grado di identificare una frana ad alta energia che ha innescato il megatsunami nel Fiordo di Dickson e anche il successivo seiche che è durato per giorni. Secondo i ricercatori, lo tsunami ha raggiunto circa 200 metri sopra la riva e l’acqua arrivava fino all’isola al largo di Ella, a oltre 50 chilometri dal luogo della frana.
Analizzare il segnale sismico può aiutarci a ottenere alcune risposte relative ai processi coinvolti e può addirittura portare a un miglioramento del monitoraggio di eventi simili in futuro.
Carrillo-Ponce
Con il riscaldamento globale sempre più pressante, il monitoraggio dettagliato di regioni remote come la Groenlandia è sempre più importante. Incidenti come i megatsunami possono avere impatto devastanti e possono mietere numerose vittime e la speranza è che le nuove tecnologie ci aiutino a scoprire dove potrebbero accadere questi fenomeni.


