Nella città di New Yor, per ogni 4 abitanti c’è un ratto. Il sindaco Eric Adams ha annunciato mercoledì che Kathleen Corradi, dipendente del dipartimento dell’istruzione, è stata nominata primo ” sceriffo dei ratti” di New York, nell’ambito dello sforzo di Adams di combattere la crescente popolazione di roditori nella città più popolosa della contea. Corradi, il cui titolo ufficiale è “direttore della mitigazione dei roditori in tutta la città“, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa: “Vedrete molto me e molto meno topi”. “C’è un nuovo sceriffo in città”. Adams, che ha spesso espresso un profondo odio per i ratti, ha pubblicato l’annuncio di lavoro l’anno scorso, cercando una persona “un po’ assetata di sangue” con “un’aura generale di cattiveria” e offrendo uno stipendio annuale tra i 120.000 e i 170.000 dollari. Corradi, ex insegnante, non è nuova alla lotta contro i ratti. In passato ha supervisionato gli sforzi di mitigazione dei ratti nelle scuole pubbliche della città. Gli avvistamenti di ratti sono aumentati negli ultimi anni, secondo i dati riguardanti la città.

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Le dimensioni della popolazione di ratti della città sono sconosciute. Secondo uno studio del 2014, la cifra si aggira intorno ai 2 milioni. Adams ha attuato altre misure per combattere quello che ha definito il “nemico numero 1” di New York. Negli ultimi mesi, la sua amministrazione ha limitato il numero di ore in cui i sacchi della spazzatura possono rimanere sui marciapiedi in attesa di essere ritirati e ha lanciato un programma di compostaggio a bordo strada per ridurre i rifiuti alimentari. Ma il ratto bruno, che probabilmente è arrivato a New York all’epoca della Guerra di Rivoluzione, si è dimostrato un avversario astuto, prosperando nonostante i numerosi tentativi di sradicarlo dai tunnel della metropolitana e dai vicoli della città. Comunque, dopo tre mesi di screening di curricula inviati per proporsi per il ruolo, l’amministrazione newyorkese abbia trovato il suo sceriffo, con tutte le qualità giuste, tra cui la “sete di sangue” e l’istinto omicida necessario per commettere un’uccisione di massa di ratti.