L’indagine statistica di Assoclima sui dati di produzione, importazione, esportazione e mercato Italia di climatizzatori d’ambiente ha confermato il trend positivo del settore della climatizzazione nel 2022. Sono state coinvolte 48 aziende che hanno evidenziato un valore della produzione nazionale di poco superiore al miliardo di euro, in crescita del 29% rispetto all’anno precedente. Il totale del mercato Italia ha superato i 3 miliardi di euro, con un incremento del 35,5% sul 2021.

In questo contesto, Luca Binaghi, Presidente di Assoclima, ha sottolineato l’importanza dei dati di settore in un momento di grande importanza per il comparto della climatizzazione. La produzione legislativa senza precedenti che coinvolge tutta l’Europa, la revisione dei regolamenti Ecodesign ed Etichettatura Energetica, le direttive del pacchetto Fit for 55 e la revisione del regolamento sugli F-gas sono solo alcune delle misure che incidono direttamente sul business del settore della climatizzazione.

In particolare, nel comparto dell’espansione diretta, i dati dell’indagine Assoclima evidenziano un trend positivo del fatturato Italia per tutte le tipologie di prodotti. Nel comparto idronico, i gruppi frigoriferi con condensazione ad aria e le pompe di calore elettriche aria-acqua hanno riportato incrementi complessivi del 55% a valore e del 69% a volume. Le vendite di pompe di calore sono passate da 42.000 unità nel 2018 a 294.000 unità nel 2022, registrando una crescita del 83% a valore e 82% a volume rispetto al 2021.

Gli apparecchi ibridi, costituiti da una pompa di calore elettrica e una caldaia a gas a condensazione, hanno registrato un aumento del 190% a valore e del 110% a volume. Bene anche l’andamento delle vendite di pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria, con aumenti del 87% a valore e 64% a volume nel 2022. In ogni caso, il settore dovrà affrontare diverse sfide legate alla produzione legislativa e al passaggio verso gas refrigeranti naturali o a basso impatto ambientale, per il quale si dovranno trovare soluzioni sostenibili e conciliabili con l’industria.