Il telescopio spaziale Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IXPE), sviluppato dalla Nasa in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ha permesso di ricostruire la struttura del campo magnetico del cuore della Nebulosa del Granchio grazie allo studio dell’emissione di raggi X polarizzati. Inoltre, le osservazioni ad alta risoluzione di IXPE hanno permesso di identificare l’emissione di raggi X polarizzati emessi dalla pulsar che si trova all’interno della nebulosa, gettando nuova luce sulla struttura interna di questo sistema e ponendo importanti vincoli agli attuali modelli teorici che lo descrivono.

La pulsar del Granchio e la sua nebulosa, nate dall’esplosione di una supernova nel 1054, costituiscono uno dei sistemi astrofisici più studiati e affascinanti dove si possono osservare fenomeni cosmici di alta energia. IXPE, lanciato nello spazio nel 2021, è una missione interamente dedicata allo studio dell’universo attraverso la misura della polarizzazione dei raggi X e utilizza tre telescopi installati a bordo con rivelatori finanziati dall’ASI e sviluppati da un team di scienziati dell’INFN e dell’INAF.

Le nuove scoperte della prima osservazione IXPE della nebulosa e della pulsar del Granchio sono presentate in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy. Questi risultati senza precedenti dimostrano che la polarimetria a raggi X ci offre un’opportunità unica di indagare direttamente le condizioni fisiche, ancora poco conosciute, che portano all’accelerazione delle particelle, in un modo che nessun’altra tecnica permette di fare. IXPE ha confermato il risultato precedentemente ottenuto con il satellite OSO-8 e ci ha dato informazioni uniche sulla fisica in gioco in questa classe di sorgenti.