A seguito della diffusione della notizia riguardante la cancellazione dell’E3 2023, Stanley Pierre-Louis, il presidente e CEO dell’ESA, ha spiegato i motivi che hanno portato a questa scelta e cosa è andato storto.

In un’intervista concessa a GamesIndustry, Pierre-Lois spiega che inizialmente c’era stato grande interesse da parte degli espositori e degli addetti al settore, ma che con il tempo si sono presentate delle sfide troppo grandi per essere superate, tanto da aver costretto l’ESA a decidere di cancellare quest’edizione.

Siamo partiti bene. C’è stato interesse tra gli espositori, gli operatori del settore, i media e sicuramente i fan. Alla fine, tuttavia, ci sono state sfide che si sono rivelate troppo grandi per essere superate”, ha detto Pierre-Louis.

In primo luogo, diverse aziende hanno riferito che le tempistiche per lo sviluppo dei loro giochi è erano state modificate dall’inizio della pandemia di COVID. In secondo luogo, i cambiamenti nel mercato hanno indotto diverse aziende a rivalutare il modo in cui investono in grandi eventi di marketing. E in terzo luogo, le aziende stanno iniziando a sperimentare su come trovare il giusto equilibrio tra eventi dal vivo e opportunità di marketing digitale”

Ciò non significa però che l’E3 sia definitivamente morto, sottolinea Pierre-Louis. Il presidente dell’ESA infatti non esclude la possibilità che venga organizzato un nuovo E3 nel 2024. La manifestazione dovrà necessariamente cambiare per venire incontro alle esigenze di pubblico e sviluppatori, cercando di essere al tempo stesso sostenibile anche nei costi. “Stiamo cercando di capire come tornare con altri show. Hanno una scala e investimenti diversi rispetto all’E3, quindi dobbiamo continuare a lavorare su come creare un modello dinamico e sostenibile che soddisfi le esigenze del settore.”ha concluso Pierre-Louis.”