Con WWE 2K23 torna puntuale anche quest’anno l’appuntamento con il wrestling videoludico. Visual Concepts e Yuke hanno raccolto tutto ciò che di buono era stato seminato nel capitolo precedente, quel WWE 2K22 che si era dato il compito di risollevare le sorti del franchise dopo il disastroso WWE2K20 e la decisione di mettere in pausa la serie nel 2021.

Non preoccupatevi, quest’anno non si sono limitati a fare un compitino. Potendo questa volta contare su basi estremamente solide, i ragazzi di Visual Concepts e Yuke hanno presentato un prodotto estremamente riuscito. WWE 2K23 è probabilmente il capitolo più ambizioso della storia di questo genere, grazie ad un’offerta contenutistica semplicemente esagerata e ad una resa grafica che ha ormai raggiunto livelli di realismo impressionanti.

 

WWE 2K23 è probabilmente il più ambizioso gioco di wrestling di sempre

La prima cosa che cattura la nostra attenzione è il roster di wrestler. WWE 2K23 offre fin dal lancio 246 lottatori, incluso un numero impressionante di WWE Hall of Fame e leggende del passato.

Presi dall’esuberanza di mettere subito mano al gioco e dall’eccitazione di tornare nuovamente sul ring, è facile cadere nella tentazione di lanciarsi immediatamente in una delle cinque modalità offerte da WWE 2K23. Ma, francamente, ve lo sconsigliamo. Soprattutto se siete a digiuno di picchiaduro e, a maggior ragione, se avete saltato il precedente capitolo della serie: quel WWE 2K22 che ha rilanciato il franchise introducendo alcune importanti novità. Passare prima per il tutorial è una tappa pressoché obbligata.

Avere successo sul ring è impegnativo, almeno all’inizio

Qui verrete accolti da Xavier Woods, che si prenderà l’onere di insegnarvi tutto ciò che vi serve «per non essere un completo novellino». Il nuovo sistema di combattimento introdotto l’anno scorso ha uno stile degno di un picchiaduro e si allontana dai capitoli “più tecnici” del passato.

Tasto X per gli attacchi leggeri, A per quelli pesanti. B per afferrare l’avversario e attaccare l’avversario con le prese più complesse. Combinare questi comandi dà la possibilità di sferrare combo micidiali. Ad esempio, X+ A + B consente – pressoché con ogni lottatore – di stordire l’avversario con una mossa estremamente violenta, che spesso si può combinare con uno schienamento tenendo premuta la levetta destra durante l’animazione. Ogni wrestler ha un set di mosse estremamente personale, che troverete sempre a vostra disposizione aprendo il menù di gioco. Ad esempio, Brock Lesnar offre fino a tre diverse versioni del german suplex: B per la presa e quindi A e levetta a sinistra per la prima, o ancora B per la presa e X + levetta sinistra giù quando afferrate l’avversario alle spalle.

Man mano che si infierisce sull’avversario, la barra azzurra sotto a quella della vitalità si riempie, sbloccando un attacco speciale. Portare a segno un attacco speciale, a sua volta, sblocca immediatamente la mossa finale. Padroneggiare le tecniche di difesa è fondamentale, ma richiede un bel po’ di pratica

Ma è solo la punta dell’iceberg, perché capire come difendersi sul ring è ancora più importante. E, francamente, avere una perfetta padronanza delle tecniche difensive è molto più difficile e richiede un bel po’ di pratica. Mantenere premuto Y consente di parare i colpi dell’avversario, ma non le prese. Premere Y al momento giusto – cioè quando compare il quick time event – consente di effettuare una reverse, una contromossa che può aiutarci ad uscire da una situazione di svantaggio e rimontare. Con il dorsale destro si effettuano le schivate, che sono altrettanto importanti e vanno calibrate con buona precisione.

La stessa barra che carica le mosse speciali consente anche di sbloccare le mosse Payback: sono delle azioni speciali, utili per facilitare una rimonta quando la situazione ci sembra davvero disperata. Ad esempio, è possibile sottrarsi con facilità da uno schienamento o da una sottomissione premendo Y, ma lo stesso tasto può essere utilizzato anche per sferrare un colpo basso all’avversario (ma occhio a non farti beccare dall’arbitro), far interrompere il match con un’invasione da parte di un alleato e via dicendo.

E poi le combo breaker, che vi richiederanno di tentare di prevedere la prossima mossa dell’avversario e premere lo stesso pulsante che premerà lui al momento giusto. Pensate che vi stia per sferrare un violento attacco pesante? Premere A vi consentirà di pararlo, e così via.

Tutto qui? Neanche per idea. WWE 2K23 offre un numero elevato di combinazioni, azioni speciali, interazioni con l’ambiente (come il tavolo dei presentatori e le barricate), oltre che match con regole e meccaniche completamente peculiari. Ma il vostro tutorial con Xavier Woods finisce qui. L’addestramento prosegue nella modalità Showcase.

Never Give Up: la storia della WWE raccontata da John Cena

Quest’anno WWE 2K ci consente di rivivere la storia del wrestling dal punto di vista privilegiato di John Cena. Ben 14 match, per altrettante tappe fondamentali della sua carriera, più altri tre march bonus che consentono di sbloccare un personaggio giocabile segreto: Super Cena (che è letteralmente invisibile, come nel meme).

Completare la modalità Showcase è fondamentale per apprendere le meccaniche avanzate del gioco

La modalità è impreziosita da un ricco repertorio di video tratti dai match originali, che talvolta antecedono e altre volte si sovrappongono all’azione di gioco. Curiosamente, quest’anno non indossiamo i panni del protagonista della modalità, ma quelli dei suoi avversari. Si inizia a WCW One Night Stand del 2006, con Rob Van Dam.

Si inizia a WCW One Night Stand del 2006, con Rob Van Dam. La modalità è impreziosita da un ricco repertorio di video tratti dai match originali, che talvolta antecedono e altre volte si sovrappongono all’azione di gioco.

Non è, esattamente, una modalità libera. Il gioco ci richiederà ogni volta di ricostruire alcuni dei momenti più iconici dell’evento, proprio come si sono svolti nella realtà. Per farlo dovremo di volta in volta completare degli obiettivi: sferra un numero considerevole di danni su Cena, ci chiede ad esempio all’inizio, poi scaglialo fuori dal ring con un violento hammer throw. E, ancora, lanciati in volo dalla terza corda… per un totale di ben 17 istruzioni da seguire alla lettera per poter completare il match e sbloccare tutte le ricompense.

Sarà il gioco a spiegarci, esattamente, come completare ogni obiettivo, fornendoci la combinazione di tasti necessaria per ogni azione e talvolta ricompensandoci interrompendo l’azione di gioco con una cutscene, che si sovrappone alla perfezione con un filmato live action tratto dal match originale. La modalità Showcase diventa, in questo modo, una risorsa fondamentale per apprendere le meccaniche avanzate del gioco e poter successivamente affrontare ogni altra modalità e sfida senza trovarsi spaesati.

WWE 2K23 offre potenzialmente centinaia di ore di intrattenimento

Con un roster di oltre 240 lottatori ed un pacchetto di modalità, stipulazioni e arene vastissimo, WWE 2K23 è probabilmente il più ambizioso gioco di wrestling della storia di questo franchise. L’offerta contenutistica è semplicemente immensa, al punto da essere disarmante.

Basta scorrere le impostazioni della modalità libera, la modalità Showcase, per rendersi conto del lavoro impressionante svolto dai ragazzi di Visual Concepts e Yuke per accontentare anche i fan più esigenti. Quest’anno il gioco è ulteriormente arricchito dalla nuova stipulazione War Games, che ci trascinerà all’interno di un doppio-ring confinato da spesse barre d’acciaio in compagnia di un massimo di altri 7 wrestler e un arsenale di armi micidiali. Don’t try this at home, per l’appunto.

I fan delle vecchie modalità storia non rimarranno delusi. Oltre alla modalità Showcase troveranno anche la modalità MyRise, che si dirama in due campagne da circa 25 ore l’una

I fan delle vecchie modalità storia del franchise non rimarranno delusi. Oltre alla modalità Showcase troveranno anche MyRise, La mia ascesa. Quest’anno la modalità carriera si dirama in ben due diverse campagne, per altrettanto storie completamente inedite. The Locke e The Legacy, in cui dovremo impersonare, rispettivamente, una superstar del roster maschile e una del roster femminile al loro esordio sul ring. Ciascuna di queste campagne ci offrirà la possibilità di interagire con gli altri personaggi tra un match o l’altro, prendendo decisioni che avranno importanti conseguenza sullo sviluppo della trama. Per vedere ogni possibile scenario (e conquistare ogni achievement), sarà necessario completare ciascuna    campagna almeno due volte.

Quest’anno i fan del wrestling troveranno anche ben due modalità sandbox: MyGM e MyUniverse. Da una parte saremo incaricati di vestire i panni di General Manager di uno dei quattro diversi show della compagnia (Smackdown, RAW, WCW e NXT) e organizzare ogni puntata al meglio delle nostre capacità (e del budget a disposizione), affrontando avversità, infortuni imprevisti e i capricci del nostro roster; dall’altra, invece, il gestionale viene vissuto dal punto di vista di una superstar di nostra scelta, tra rivalità, conquista delle cinture e PPV. Quest’ultima è la modalità che ci ha convinto di meno: sostanzialmente il gioco vi trascinerà da un match all’altro con una superstar rivale, sottoponendovi a situazioni interessanti o stipulazioni speciali solo di tanto in tanto. Avremo gradito un po’ di maggiore varietà.

Probabilmente, finite le modalità storia il giocatore si ritroverà a passare la maggior parte del tempo su MyFaction, una modalità che ci richiede di gestire una piccola squadra di lottatori e lottatrici, con meccaniche prese in prestito dai giochi di carte collezionabili. Ciascun lottatore, infatti, viene ottenuto aprendo delle bustine virtuali, che vanno conquistate superando più e più volte alcune sfide a tempo, match speciali e anche incontri PVP contro altri giocatori. La fiera del grinding e delle microtransazioni perché sì, ovviamente le bustine si possono anche acquistare con soldi reali. Ciononostante, la possibilità di accedere ogni giorno alla modalità MyFaction e trovare qualcosa di nuovo da fare e una o più nuove carte limitate da collezionare, la rende piuttosto intrigante e il rischio di “rimanerci sotto” è davvero alto.

WWE 2K23 racchiude al suo interno cinque modalità che potrebbero tranquillamente essere ciascuna un gioco a sé. Ognuna di queste virtualmente può regalare al giocatore centinaia di ore di contenuti.

Conclusioni

WWE 2K23 è un gioco ambizioso ed enorme, ma non perfetto. Visivamente è impressionante: perfino il livello di dettaglio del pubblico sugli spalti merita una menzione speciale. Per non parlare delle superstar, con modelli poligonali puliti e iper-dettagliati e una espressività mai vista prima. Dolore, stanchezza e tenacia vengono replicati perfettamente dagli atleti virtuali. Nessun fotorealismo, chiaramente, ma siamo ad un livello davvero impressionante.

Rimane il fatto che gestire un roster di 240 atleti è virtualmente impossibile e alcuni atleti continuano a sembrare dei figli di un dio minore. Se Brock Lesnar e Batista sono ricostruiti alla perfezione, la stessa cosa non si può dire per alcune superstar meno popolari, che chiaramente sono decisamente meno definite e talvolta somigliano perfino poco alla loro controparte reale. L’abbiamo notato soprattutto con le wrestler della divisione femminile: perfino Asuka, che pure qualche titolo nella sua carriera lo ha conquistato, restituisce un effetto ‘uncanny valley‘ piuttosto straniante.

Il sistema di combattimento è efficace, semplice e divertente, ma non per questo mancheranno momenti di grande frustrazione, soprattutto quando si gioca alle difficoltà più elevate.

In alcuni casi ho avuto l’impressione che il risultato del match si giochi quasi interamente nei primi due minuti della partita. Un pessimo inizio dà davvero poche chance di rimontare con successo, salvo miracoli che possono accadere. Dopo aver fallito diversi contrattacchi, e dopo che la barra della vitalità è scesa abbondantemente, il gioco smetterà di offrirti la possibilità di sfuggire dalle prese dell’avversario e rompere le sue combo. A quel punto la sensazione è di essere un sacco di patate inerme e incapace di sottrarsi alla furia dell’avversario.

Altre volte è l’esatto contrario, ed è anche fin troppo facile dominare l’IA avversaria. Su quest’ultimo punto, gioca un ruolo fondamentale- forse anche troppo – il fatto che il gioco attribuisca uno specifico punteggio a ciascuna superstar. Punteggio che è una somma di tutte le statistiche del wrestler. In sostanza, scegliere di giocare un wrestler e di affrontarne un altro, non ha un valore meramente estetico. Ogni wrestler non è semplicemente una skin con una serie di mosse finali o speciali iconiche, ma ha anche punti di forza e debolezza assegnati arbitrariamente dal gioco, sulla base della sua popolarità e delle sue performance negli show reali della WWE.

Per capirci, se mai decideste di indossare i panni di Eric Bishop per affrontare un titano come Brock Lesnar, quasi certamente andrete in contro ad uno schieramento molto veloce e questo è ancora più vero se impostate una difficoltà elevata. Questo perché Bishop non arriva a 70 punti forza, mentre Brock Lesnar sfiora i 90 punti. Se avete giocato ai precedenti capitoli della serie, probabilmente non vi stiamo raccontando nulla di nuovo: è sempre stato così, fin dagli esordi del franchise.

Nelle oltre 30 ore di provato del gioco, WWE 2K23 ci è sembrato piuttosto pulito e privo di quei gravi difetti tecnici che avevano accompagnato la release di alcuni dei precedenti titoli della saga. Ciononostante, sono comunque andato incontro ad alcuni bug. Certo che verranno affrontati con una futura patch, te li riporto qua sotto:
— Durante la modalità “La mia ascesa“, subito dopo aver terminato un incontro sono rimasto bloccato nel backstage, senza possibilità di aprire il menù o compiere alcuna azione. In teoria avrei dovuto parlare con un NPC per proseguire la storia, in pratica i dialoghi rifiutavano di caricarsi. Ho risolto riavviando il gioco, fortunatamente il bug non ha comportato la perdita di alcun progresso.
— In alcuni casi la modalità multi giocatore fa i capricci. Ad esempio, avviando un match PVP nella modalità “La mia fazione” può succedere che il matchmaking impieghi una mezza eternità. Una volta trovato un match, il gioco crasha annullando la partita a pochi secondi dall’inizio. Mi è capitato almeno un paio di volte. Anche in questo caso, è sufficiente riavviare il gioco per poter continuare a giocare online senza problemi
— Probabilmente questo è il bug che mi ha creato più problemi, perché si è verificato durante una partita estremamente intensa e complessa. Stavo tentando di sbloccare l’achievement che richiede di battere Roman Reigns (cioè il wrestler con il punteggio più alto dell’intero roster) a difficoltà leggendaria senza usare Payback. Il terzo tentativo sembrava quello buono: dopo circa 15 minuti e dopo avergli portato a zero la barra della vita, faccio per sferrargli una finisher ma vengo sorpreso da Jay Uso, che tenta di interferire nel match a favore di Roman Reigns. Durante le partite a difficoltà più alta, può infatti succedere che un wrestler decida di invadere il ring, replicando quanto succede nelle puntate di RAW e Smackdown. Poco male, perché riesco a resistere all’intrusione senza problemi. Peccato che l’evento abbia ridotto l’arbitro ad uno stato catatonico. Non c’è stato più modo di schienare l’avversario o concludere con una sottomissione. Sono stato costretto, ancora una volta, a riavviare il match.
— Alcuni achievement sono bloccati e non vengono assegnati nonostante i requisiti siano stati soddisfatti.

85
WWE 2K23
Recensione di Umberto Stentella

WWE 2K23 è uno dei videogiochi più ambiziosi e completi dell'intera storia del franchise. Non importa se siete degli amanti delle modalità narrative - Showcase e MyRise - o se volete buttarvi a testa bassa nella modalità esibizione ignorando tutto il resto, o, ancora, se avete puntato gli occhi sulla modalità MyRise e volete conquistare ogni singola carta collezionabile e far morire d'invidia i vostri amici. Se siete degli appassionati di wrestling o anche solo di picchiaduro, WWE 2K23 ha il potenziale di tenervi compagnia per centinaia di ore, senza mai venirvi a noia. 

ME GUSTA
  • Cinque modalità in grado di soddisfare ogni fan
  • Visivamente spettacolare
  • Centinaia di ore di gioco
  • Rivivere la storia della WWE dal punto di vista di John Cena è un'esperienza fantastica
FAIL
  • Talvolta il sistema di combattimento risulta un po' troppo arcade
  • Non tutti i wrestler sono definiti allo stesso modo
  • La modalità MyFaction è eccessivamente incentrata sull'RNG