Un gruppo di scienziati dell’Istituto svizzero Paul Scherrer (Psi) è riuscito a raggiungere un importante traguardo scientifico: per la prima volta, il processo chimico fondamentale che permette la vista è stato ricostruito in maniera dettagliata. Tale processo, che avviene ogni volta che la luce colpisce la retina, rappresenta uno dei più veloci in natura, durando solo un trilionesimo di secondo.
Grazie allo studio pubblicato sulla rivista Nature, è stato possibile osservare in tempo reale un processo molecolare che fino ad ora era rimasto sconosciuto. Tale scoperta fornisce nuove informazioni sul primissimo passaggio che permette la percezione della luce. La rodopsina, un recettore umano della luce, rappresenta il protagonista principale del meccanismo visivo. Questa proteina contiene al suo centro una piccola molecola derivata della vitamina A, il retinale.
Quando la luce colpisce la rodopsina, il retinale assorbe una parte dell’energia e, in una frazione di secondo, cambia la sua forma tridimensionale, attivando l’interruttore dell’occhio e dando inizio alla cascata di reazioni che portano alla percezione della luce. Fino ad oggi, si conoscevano solo il punto di partenza e di arrivo di questo processo. Tuttavia, grazie alla ricerca guidata da Valérie Panneels e Gebhard Schertler, è stato svelato ciò che accade durante il rapidissimo passaggio da una forma all’altra della proteina.