La sopravvivenza di TikTok, quantomeno negli USA, è ancora una volta seriamente a rischio. Secondo il WSJ, la Casa Bianca avrebbe mandato un ultimatum al social network: via i proprietari cinesi, e dunque cessione di tutte le quote ad un’azienda statunitense, o messa a bando dagli Stati Uniti.
L’amministrazione Biden avrebbe ufficialmente richiesto che TikTok sia venduto dalla sua società madre cinese, ByteDance. L’alternativa? Andare incontro ad un divieto totale. Si tratta di quella “opzione nucleare” (così l’avevamo chiamata all’epoca) che è in discussione da diversi mesi, e che segnala l’ennesima continuità di Joe Biden con l’Amministrazione Trump sul fronte del contrasto all’influenza cinese negli USA.
La minaccia della Casa Bianca rappresenta un’importante escalation. Alla fine di febbraio, l’amministrazione Biden aveva dichiarato che le agenzie federali avrebbero avuto 30 giorni per rimuovere TikTok dai dispositivi governativi, e restrizioni simili si sono diffuse in dozzine di stati americani.
Una proposta di legge presentata all’inizio di questo mese darebbe al segretario del Commercio la possibilità di vietare alle società straniere di operare negli Stati Uniti se vi sono minacce alla sicurezza nazionale. I relatori della proposta di legge, bipartisan, non hanno fatto mistero che lo scopo dell’iniziativa è proprio l’esclusione di ByteDance dal mercato americano.
TikTok ha affermato che i dati degli utenti non vengono conservati in Cina e ha proposto un accordo con il governo degli Stati Uniti che isolerebbe le operazioni statunitensi da ByteDance per mitigare le loro preoccupazioni. TikTok ha presentato un piano molto simile anche in Europa, sempre con lo scopo di rassicurare le istituzioni dell’UE.