Non sarà più sufficiente farsi scappare qualche parolaccia di troppo per perdere la possibilità di monetizzare i video su YouTube. La piattaforma ha aggiornato le sue policy, rendendole un pochino meno severe. I cambiamenti sono entrati in vigore nella giornata di martedì 7 marzo.
Nello specifico, ecco come cambiano le regole:
- A partire dal 7 marzo, stiamo apportando le seguenti modifiche: L’utilizzo di linguaggio volgare moderato non comporta più l’impossibilità di ricevere l’icona verde (la spunta che segnala quado i video sono idonei alla monetizzazione).
- L’utilizzo di linguaggio volgare più forte, come la “parola con la f” pronunciata nei primi 7 secondi di un video o ripetuta più volte nel corso del video, può ora far scattare una limitazione agli annunci pubblicitari (con l’aggiornamento delle regole introdotto a novembre, questa condotta avrebbe, automaticamente, comportato l’assenza di revenue pubblicitarie). Vedi esempi specifici di volgarità moderata e forte nel nostro articolo del centro assistenza.
- I contenuti video che utilizzano linguaggio volgare, moderato o forte, ora saranno idonei per le icone verdi, salvo nei casi in cui le volgarità vengano ripetute per la maggior parte del video (in base all’aggiornamento di novembre, questa condotta non avrebbe dato diritto ad alcuna revenue pubblicitaria).
- Abbiamo anche chiarito le nostre linee guida su come viene trattata la volgarità nella musica; la volgarità moderata o forte utilizzata nella musica di sottofondo, nelle tracce di accompagnamento, nella musica di introduzione/fine non comporterà più la perdita della possibilità di monetizzare un video
- L’utilizzo di qualsiasi volgarità (linguaggio moderato o forte) nei titoli e nelle miniature dei video continuerà a comportare la totale demonetizzazione del video
- I video che hanno già ricevuto un’icona gialla a seguito dell’aggiornamento di novembre potranno essere riesaminati entro il 10 marzo e, se ricevono un’icona verde, lo stato di monetizzazione verrà aggiornato nella sezione Studio.
Insomma, le parolacce ora vanno bene, ma nel limite del buon senso. Ad esempio, non potranno, tassativamente, essere incluse nei titoli dei video, o nelle loro immagini di copertina. Pena la perdita della monetizzazione.