I dati parlano di 13mila tonnellate di ossidi di azoto, 180 tonnellate di polveri sottili e 800mila tonnellate di anidride carbonica risparmiate. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’entrata in vigore dell’Ultra Low Emission Zone (Ulez), un’area in cui risiede circa il 44% della popolazione della città, che prevede restrizioni alla circolazione di veicoli inquinanti. 

Un rapporto stilato dal comune di Londra ha documentato questi risultati incoraggianti e, di conseguenza, le autorità cittadine hanno deciso di estendere la Ulez a quasi tutta la città a partire dal 29 agosto 2023. La Ulez non prevede il divieto assoluto di circolazione per i veicoli più inquinanti, ma richiede che i veicoli a benzina con standard di emissione inferiori a Euro 4 e quelli a gasolio con standard di emissione inferiori a Euro 6 paghino una tassa giornaliera di circa 15 euro per accedere all’area. 

Secondo i dati raccolti da un monitoraggio della qualità dell’aria di Londra nel 2019, la circolazione dei veicoli con motore termico è la principale fonte di emissioni di biossidi di azoto e polveri sottili nell’aria. Gli agenti inquinanti sopracitati sono collegati ad un peggioramento generale della salute umana e ad un aumento del rischio di sviluppare malattie come il cancro, l’asma, i disturbi polmonari e la demenza negli anziani. Il comune di Londra ha inoltre dichiarato che l’inquinamento atmosferico è responsabile della morte prematura di migliaia di londinesi ogni anno, soprattutto nelle aree periferiche.