The Last Of Us, la recensione del sesto episodio

The Last Of Us 6

Dopo i due episodi gemelli terminati tragicamente, la speranza era ciò di cui avevamo bisogno. Fortunatamente proprio una nuova possibilità di vita ha bussato alla porta di Joel ed Ellie.

La scorsa settimana in vie eccezionalmente il nuovo capitolo di The Last Of Us è stato anticipato a venerdì per evitare la concorrenza del Super Bowl. HBO Max voleva a tutti i costi evitare che gli ascolti della serie potessero risentire dello spettacolo sportivo americano più atteso dell’anno, così ha scelto di anticipare la messa in onda del quinto episodio a venerdì. Sky, per non farci mancare nulla ai suoi abbonati, ha seguito la programmazione HBO. 

The Last Of Us, una nuova speranza 

Vi avviso subito: se vi aspettate un episodio più distensivo, tranquillo e pacato rispetto al precedente non lo troverete. O almeno non interamente. Il sesto episodio di The Last Of Us è inedito sotto molti punti di vista mentre sotto altri è una piacevole conferma. The Last Of Us non abbassa mai i toni drammatici, li distende soltanto e questo ci è stato dimostrato più e più volte. Il nuovo capitolo della serie ribadisce il concetto in maniera chiara, quindi preparare i fazzoletti. 

Per la prima volta nella serie HBO ci troviamo di fronte ad un salto temporale. Sono passati mesi dall’inizio dello show e dal momento in cui Joel ha incontrato per la prima volta Ellie (ricordatevi bene questo elemento perchè successivamente ci ritorneremo). I due ad inizio capitolo si trovano molto lontani da Boston ed hanno una meta precisa: desiderano raggiungere Tommy Miller, il fratello di Joel. La loro spedizione non è sicura, questo lo sanno, ma due anziani abitanti di una casa lungo il percorso rinfrescano la memoria ai nostri protagonisti. Joel ed Ellie ora si trovano tra la neve e dovranno affrontare le intemperie per raggiungere la loro meta. A complicare il viaggio c’è anche il timore di incontrare nuovi infetti e il pericolo dei cacciatori lungo il percorso. Proprio quando credono di essere circondati da infetti si imbattono in un gruppo di uomini a cavallo. Vengono interrogati e sottoposti al test dell’infezione condotto da cani selezionati. Joel è pronto al peggio ed è convinto che il cane riuscirà a riconoscere che Ellie è stata morsa, invece la situazione ha un nuovo risvolto. Ellie non viene identificata come infetta, anzi, il cane le dimostra fin da subito affetto. Interessante è la scelta del regista che ci mostra la scena tramite un’inquadratura fissa sul volto di Joel. Percepiamo a pieno le emozioni che tormentano il protagonista: ha il forte timore di perdere Ellie. La perdita lo distruggerebbe, non perchè Ellie rappresenta il “carico”, così come l’ha definita nel quarto episodio, ma perchè si è affezionato alla ragazzina. Joel vuole davvero bene ad Ellie, tiene a lei come se fosse sua figlia, per quanto cerchi di negalo agli altri ed a se stesso. Non servono parole per descrivere i suoi sentimenti, è sufficiente un inquadratura di dettaglio sul volto di Pedro Pascal per mettere a tacere ogni dubbio. 

Il duo composto da Ellie e Joel arriva così sano e salvo alla destinazione del loro viaggio: giungono ad un rifugio molto particolare gestito come una comunità. Ed è qui che incontrano Tommy. Dopo mesi Joel rincontra il fratello minore e non è più la persona che ha lasciato. 

La comunità è una piccola oasi felice in mezzo al caos della pandemia, dove tutti devono essere utili al gruppo, tutti lavorano e producono per il benessere. Nessuno può restare con le mani in mano. Ogni membro della comunità deve presentare un servizio affinché non sia un peso sulle spalle degli altri. Inspiegabilmente sembra che essa sia completamente autosufficiente. Tutto viene prodotto e consumato all’interno dei confini sicuri in cui si è stabilita, nessuno entra e nessuno esce senza autorizzazione. Sì, è un regime piuttosto severo ma dopo tutto la severità in tempi come quelli correnti all’interno dell’universo di The Last Of Us sembrano necessari. Particolare è il fatto che pure indumenti e il necessario per la scuola o la crescita dei bambini viene procurato all’interno della zona di quarantena. I vestiti si passano di famiglia in famiglia, di casa in casa e nessuno butta via nulla. Non esiste spreco o oggetto inutilizzabile. 

L’oasi felice è avvolta nella neve e il clima è perfetto per celebrare le festività natalizie. Non è un caso che stiano proprio festeggiando il Natale. L’atmosfera è davvero suggestiva e calorosa. Il giusto ambiente per aprire finalmente il cuore e mostrare platealmente i propri sentimenti. Così succede. 

La piccola Ellie scopre dal capo villaggio, la compagna di Tommy, che Joel ha avuto e perso una figlia, Sarah, che aveva proprio la sua stessa età. Ellie riesce così a comprendere tanti atteggiamenti di Joel che prima erano senza risposta. La notizia la sconvolge ovviamente, prima decide di tenerla per se ma poi utilizza l’informazione per ottenere risposte da Joel. 

Nello stesso momento Joel incontra ed affronta il fratello. Tommy si è costruito una nuova vita all’interno della comunità, è sicuro, tranquillo e sereno. Non ha più le ansie di sopravvivenza che aveva prima ed è disposto ad accettare le regole della vita di gruppo. È pentito per le azioni del passato e cerca redenzione. Tommy non è più il personaggio scapestrato e ribelle che abbiamo visto ad inizio serie. Ora sta per diventare padre ed è deciso a restare immacolato. Joel prende atto del cambiamento di vita e di spirito del fratello e non può che accettare le sue scelte. Allo stesso tempo chiede a Tommy di accettare e sopportare la sua confessione. Joel racconta al fratello il duro viaggio che ha affrontato, la missione che deve compiere e la verità su Ellie. Confida a Tommy che Tess non c’è più e che lei desiderava e sperava in un futuro migliore grazie all’immunità di Ellie. Joel confessa che ha accettato l’incarico solo per affetto verso Tess, nemmeno a Tommy ammette di essere legato ad Ellie ma dalla sua commozione comprendiamo bene che la realtà è profondamente diversa. Peccato che la piccola Ellie ascolti le parole di Joel e non riesca a leggere tra le righe. I due hanno un duro scontro in cui Joel ammette che dopo aver consegnato Ellie alle persone competenti delle Luci la abbandonerà li e seguirà la sua strada da solo. Ellie ovviamente ci resta male e tira in ballo Sarah, Joel non resiste e brutalmente rimprovera ad Ellie che non è sua figlia e mai lo sarà. Sappiamo che i rapporti tra Joel ed Ellie sono molto più complessi e profondi di cosi e il prossimo capitolo ve lo mostrerà con estrema evidenza. 

I protagonisti non possono perdere tempo, compreso che Tommy non gli sarà di nessuno aiuto decidono di ripartire alla volta della destinazione finale. Vedremo però che nel prossimo episodio non tutto filerà liscio. 

Joel ed Ellie, sono ora padre e figlia?

Come si è evoluto il rapporto tra Joel ed Ellie nel corso di un episodio? La risposta è presto detta: Joel ed Ellie pronunciano effettivamente le parole che sono idonea ad identificare la relazione che si sta instaurando tra di loro: padre-figlia. Sono uniti, questo è innegabile, nonostante Joel si ostini a smentirlo. Lo sguardo di Pedro Pascal in questo episodio chiarisce ogni dubbio. Joel è diventato la figura paterna di riferimento per la piccola Ellie e non desidera abbandonarla nemmeno per un secondo. I due si fidano reciprocamente l’uno dell’altro, sono assieme in questo viaggio e non posso che proseguire così. Ellie riconosce che per lei Joel è il padre che non ha mai avuto e vorrebbe mostrargli il proprio affetto ma Joel ha ancora troppo alzato il muro di paura e timore che da quando ha perso Sarah lo affligge e gli impedisce di aprire il cuore a nuove emozioni. Solo la rabbia traspare senza mezzi termini in Joel. Pedro Pascal è molto bravo a comunicare con gli occhi. L’attore non parla mai a sproposito, muove lo sguardo nel modo giusto e trasmette tutte le emozioni che solo uno spettatore attento e indagatore può intuire. Chissà se ammetterà mai che prova affetto verso Ellie, che non vuole solo portarla a destinazione e poi abbandonarla li ma desidera proteggerla e difenderla. Siamo certi che non la lascerebbe mai in mani di cui non si fida ciecamente. L’istinto paterno è innato in Joel e solo Ellie è riuscita a risvegliarlo. 

80
The Last Of US (Infected) Ep. 5
Recensione di Chiara Giovannini

Sappiamo che The Last Of Us toglie gioie e poi ne regala di nuove ai suoi spettatori. Così fa proprio nell’episodio 6. Una nuova speranza di vita. Una possibilità di fuga dalla vita assurda causata dalla pandemia. Ecco cosa offre il capitolo 6 di The Last Of Us ai suoi seguaci. La speranza è davvero l’ultima a morire e la serie ce lo mostra come mai prima. Ellie e Joel dopo diversi mesi riescono a raggiungere un rifugio sicuro, la nuova casa di Tommy. Le regole della vita in comunità però sono troppo strette per Joel.

ME GUSTA
  • Episodio inedito e diverso rispetto ai precedenti
  • La sensazione di speranza, mai provata prima, domina il capitolo
FAIL
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