Star Wars soffre per i tanti spin-off, secondo Liam Neeson

Sebbene non abbia uno screen time tra i più sostanziosi tra i personaggi della saga, Qui-Gon Jinn è uno dei Jedi più amati di tutto l’universo di Star Wars, protagonista di più di un momento memorabile. Il suo interprete, Liam Neeson, è tra gli attori hollywoodiani che ha collezionato più ruoli iconici, e il suo parere è molto sentito tra i fan. Perciò, le sue ultime affermazioni sulla saga lucasiana hanno un peso specifico importante: e non sono parole compiacenti.

L’attore, che a settant’anni è ancora al centro di pellicole d’azione o, comunque, piuttosto movimentate come l’imminente Marlowe, è recentemente tornato a vestire i panni del personaggio per un cameo nella serie Disney+ Obi-Wan Kenobi e dando la voce in un episodio di Tales of the Jedi, ma stando a quanto racconta, quella sarà l’ultima volta che vedremo il personaggio, perlomento interpretato da lui:

No, non lo farò [interpretare nuovamente Qui-Gon, ndr]. Ci sono troppi spin-off di Star Wars. Me lo fanno sembrare annacquato, e gli tolgono il mistero e la magia in un modo strano.

C’è anche da dire che, storicamente, l’attore preferisce lavorare con il cinema, mentre con la tv ha avuto un rapporto altalenante, fatto principalmente di comparsate. Lo scorso anno, prima che fosse rivelata la sua presenza nelle due serie, affermò che avrebbe considerato l’idea di tornare nei panni del personaggio, a patto che si trattasse di un ruolo in un film. Evidentemente una mezza verità, perché chiaramente sapeva che sarebbe tornato, invece in tv; ma ciò non toglie che le sue parole fossero, in qualche modo, sincere:

Oh be’, sì sì, penso che potrei tornare nel ruolo… se fosse un film. Già, sono un po’ snob quando si parla di TV, devo ammetterlo. Ma sapete, mi piace proprio il grande schermo.
Comunque non riesco a credere siano passati ventiquattro anni da La Minaccia Fantasma. È stata un’esperienza meravigliosa girare quel film a Londra.

Effettivamente, rispetto a una volta, la quantità di spin-off prodotti per il grande pubblico relativi a Star Wars è decisamente più numerosa, a volte anche a dispetto della qualità: tra un Mandalorian o un Andor, purtroppo, a volte arrivano anche cocenti delusioni come Obi-Wan Kenobi, e il numero di produzioni non accenna a diminuire. E inoltre, al di là della qualità dei singoli prodotti, c’è davvero la tendenza a riempire ogni nicchia e non lasciare nulla di intentato e non narrato, facendo perdere il senso di “evento” che una volta avevano le produzioni a marchio Guerre Stellari.

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