Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America di Francesco Zippel è il Documentario dell’Anno 2023 per i Nastri d’Argento. Lo annuncia il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani che consegnerà il Nastro d’Argento al regista a Roma, subito dopo il Festival di Berlino, insieme ai premi per i migliori documentari dedicati al racconto del ‘Cinema del Reale’ e dei titoli su ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’.

È un riconoscimento che – com’è stato già annunciato nei giorni scorsi, per il Cinema, con il ‘Nastro dell’anno’ a La stranezza di Roberto Andò – premia, in questo caso tra i Documentari, l’eccellenza e la particolare qualità di un film ‘speciale’. Un Nastro assegnato lo scorso anno a Ennio di Giuseppe Tornatore, che con Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America premia ora – come si legge nella motivazione – “l’originalità e l’emozione che si respira fin dalla prima inquadratura del film, rinnovando con affetto e grande cura l’omaggio a un Maestro mai abbastanza celebrato con un taglio inedito, ricco delle più prestigiose testimonianze internazionali. Un racconto che esalta il valore dello sguardo innovativo e della creatività unica di Sergio Leone, un uomo nato nel cinema che del suo cinema ha reso immortali sequenze, protagonisti, musica, e immagini”.

Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America, scritto e diretto da Francesco Zippel e presentato in concorso nella sezione Venezia Classici alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è una produzione Sky Studios e Sky Italia con Leone Film Group.

Con il documentario dedicato a Sergio Leone, sono 55 i titoli in selezione quest’anno – come sempre divisi nelle sezioni dedicate al ‘Cinema del Reale’ e ai film che raccontano protagonisti ed eventi di ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ – scelti tra i 130 documentari del 2022 proposti nei Festival più importanti e nelle rassegne specializzate e in qualche caso presentati poi anche su reti o piattaforme televisive. In selezione un panorama particolarmente ricco di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità ma neanche la Storia recente con uno sguardo speciale alla memoria degli anni ‘70, una stagione di fermento politico e culturale che mai come nell’ultima annata è stata protagonista nel Cinema del Reale.