Il Tri test è un semplice prelievo di sangue poi usato per analizzare eventuali malattie cromosomiche per il feto. Una fra queste è la sindrome di Down. L’esame va confrontato con il fumo o il diabete, fattori legati alla madre. Si tratta di uno screening prenatale, fatto prima che nasca il bambino. Un esame non invasivo. Basta un prelievo del sangue per controllare il dosaggio di sostanze come:

  • alfafetoproteina
  • estriolo non coniugato
  • HCG (gonadotropina corionica)

Vengono considerate le caratteristiche della mamma, quali età, peso, eventuali patologie. Questo darà l’esito sulla salute del bambino e rivelerà la presenza di eventuali anomalie cromosomiche. Fra queste ci sono anche le sindromi di Edwards, alla spina bifida o alla gastroschisi. La problematica sta nel rischio che può insorgere, non consiste nella malattia stessa. Il Tri test è effettuato da un ginecologo e prima di svolgere l’esame non è necessario il digiuno. Viene consigliato tra la 15esima e la 18esima settimana di gestazione.

La cosa più importante è non fare autodiagnosi, deve essere lo specialista a valutare i risultati. Un valore alto non sempre è sintomo di patologia. I valori del Tri test possono risultare alterati nei seguenti casi:

  • datazione sbagliata dell’inizio della gestazione
  • gravidanza gemellare
  • presenza di altre patologie cromosomiche.