L’industria automotive non vede l’ora di assumere i migliaia di dipendenti licenziati da Google, Microsoft & Co

Migliaia di lavoratori del tech sono stati licenziati nel primo mese dell’anno, ma le difficoltà finanziarie di giganti tecnologici come Google, Amazon, Microsoft e altri non si sono estese all’industria automobilistica. Aziende solide come Ford e GM non hanno ancora annunciato tagli su larga scala come quelli che hanno lasciato oltre 55.000 lavoratori del tech senza lavoro quest’anno.

Le perdite sono state relativamente contenute: Ford sta pianificando 3.200 licenziamenti in Europa, e la chiusura di un impianto di Stellantis a febbraio lascerà 1.350 lavoratori senza lavoro.

Ma l’industria automobilistica non ha bisogno di annunciare nuovi tagli, perché li ha già fatti negli ultimi anni. I costruttori di auto hanno trascorso gli ultimi tre anni a capire come affrontare l’elettrificazione, la guida autonoma e la loro strategia di auto connesse, ha spiegato Richard Surridge, fondatore della società di reclutamento AVANT Future Mobility.

Il motivo di operazioni di ristrutturazione aziendale così audaci da parte delle grandi compagnie tech lo abbiamo spiegato più volte sulle pagine di questo sito. Aziende come Amazon e Google hanno beneficiato di un decennio di crescita pressoché ininterrotta e drogata dai bassi tassi d’interesse, che hanno portato un flusso continuo di soldi e investimenti. In questo periodo di vacche grasse, le grandi compagni tech hanno assunto a man bassa, nell’illusione che la crescita non si sarebbe fermata mai.

Così, mentre queste aziende entrano in una nuova fase e all’interno di un’economia molto diversa, l’industria automobilistica si ritrova con il vantaggio di aver già fatto i compiti: le assunzioni sfrenate sono state interrotte durante l’ultimo decennio e tutte le case automobilistiche hanno già messo in discussione più volte il loro modello di business. Compagnie come Ford e General Motors non dovranno lasciare a casa decine di migliaia di dipendenti, ma in compenso hanno bisogno di riempire le loro divisioni ricerca e sviluppo, impegnate nella progettazione delle auto di domani, di migliaia di nuovi talenti.

Mentre il tech licenzia migliaia di lavoratori, le case automobilistiche sono alla disperata ricerca di personale altamente specializzato. Secondo Stephen Beck di cg42, l’industria automobilistica trarrà beneficio dall’ondata di licenziamenti a cui abbiamo assistito in questi giorni.

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