Misurare il ghiaccio polare, causa del riscaldamento globale, è veramente complicato. Esa e Nasa hanno unito le loro forze, realizzando un’ambiziosa campagna in Antartide finalizzata alla misurazione simultanea del ghiaccio marino dallo spazio. I satelliti CryoSat di Esa e IceSat-2 di Nasa, oltre che l’aereo Dash-7 del British Antarctic Survey, hanno misurato l’altezza del ghiaccio. 

Si tratta di misurazioni congiunte che consentono di avere stime della profondità della neve più affidabili, correggendo errori nella misurazione del ghiaccio nascosto. Un metodo che consente una calibrazione intersatellitare necessaria a fornire del ghiaccio marino due tipi di misurazioni differenti ma confrontabili. L’aereo Dash-7 del British Antarctic Survey è equipaggiato con sensori all’avanguardia che imitano l’altimetro radar di CryoSat e il laser di IceSat-2. È volato a quote più basse. In linea con i due satelliti di Esa e Nasa raccogliendo dati ad alta risoluzione sul ghiaccio marino. 

Su Dash-7 sono presenti tecnologie simili a quelle che saranno a bordo della nuova missione Cristal di Copernicus. Si tratta di un ambizioso programma di osservazione della Terra guidato dalla Ce in collaborazione con Esa. La missione è finalizzata, con un lancio entro il 2027, a consentire la continuità a lungo termine del controllo radar dei ghiacci.