Se la graduatoria dei personaggi più apprezzati può nascondere qualche insidia e qualche sorpresa, quella che indica i migliori capitoli passo dopo passo è quanto più oggettivamente condivisibile da parte nostra e vi spieghiamo i motivi.
Partiamo dal dato più eccezionale, ma che merita di essere contestualizzato. Wakka è risultato esser il secondo personaggio più amato dai fan giapponesi, ma c’è un motivo: se il comprimario di Final Fantasy X, il più alto esempio di bigottismo religioso, è riuscito a superare in graduatoria Yuna, dello stesso capitolo, ma anche personaggi come Gidan e Cloud, è perché è stato protagonista nel corso del 2022 di un meme che in Giappone ha spopolato, finché Square-Enix non ha buttato giù il video da YouTube. Questo ha permesso a Wakka di diventare amatissimo anche da chi, probabilmente, non aveva messo mai mano a Final Fantasy X, spingendo, a distanza di vent’anni, l’asso del blitzball in alto nelle graduatorie di gradimento.
Il dominio di Final Fantasy XIV
Chiarito questo aspetto, possiamo passare agli aspetti formali e seri di questa classifica, capendo in che modo l’anniversario di trentacinque anni di Final Fantasy è stato recepito dalla community del Sol Levante e qual è il risultato che abbiamo tra le nostre mani. Partiamo, a questo punto, sempre dai personaggi, perché la classifica recita che sopra Wakka si trova Emet-Selch, da Final Fantasy XIV. Il secondo MMORPG della saga è, per ammissione della stessa community nonché della critica verticale, l’esempio più appagante e soddisfacente di trama, soprattutto dopo l’intervento di Naoki Yoshida che ha dato una nuova vitalità al capitolo con la versione A Realm Reborn.
Apparso la prima volta in Stormblood, Emet-Selch è uno dei principali antagonisti di Final Fantasy XIV, capace di cambiare nome nel corso della sua lunga esistenza e condizionare gli eventi narrati all’interno dell’avventura. A completare il podio inevitabilmente c’è Cloud Strife, di ritorno in gran spolvero insieme a Tifa e Aerith (quarta e sesta, rispettivamente) grazie al remake di Final Fantasy VII che ne ha fatto rivalutare di molto le personalità.
A completare la classifica troviamo al quinto posto Gidan, protagonista di Final Fantasy IX, sicuramente per il suo tono cavalleresco e per la sua storia travagliata che in Giappone può essere apprezzata molto di più di quanto accaduto in Occidente. Con lui anche Vivi, altro pilastro del nono capitolo, posizionato ottavo, un gradino sotto G’raha Tia, di Final Fantasy XIV.
Tra antagonisti e vecchie conferme
Tidus, protagonista dl decimo capitolo, si colloca al nono posto, segno che, anche in questa classifica, i giapponesi hanno avuto modo di sottolineare quanto la storia del Sogno sia toccante in una maniera e in una misura diversa rispetto a quanto sia mai stato percepito dal pubblico occidentale, non molto propenso a indicare Tidus come protagonista più affascinante della saga.
Scorrendo la classifica fino al ventesimo posto fa specie vedere Sephiroth come fanalino di coda, lui che per anni si è conteso tra Kefka Palazzo il podio degli antagonisti: il villain di Final Fantasy VI non è nemmeno classificato, mentre Terra si gode il dodicesimo posto, subito dopo Squall, unico presente dell’ottavo capitolo. Sorprendente l’assenza di Kefka, che con il suo nichilismo e il suo accompagnamento musicale è stato per anni l’antagonista più apprezzato, come anticipato: segno, forse, del fatto che a lungo andare le memorie di Final Fantasy VI saranno ad appannaggio di chi ha avuto l’età per viverlo e goderselo ai tempi.
C’è spazio anche per Noctis, il protagonista di Final Fantasy XV, in uno sparuto ed effimero posto che dà un briciolo di gioia ad Hajime Tabata. Lightning, Bartz, Celes, Zack e Locke completano le restanti posizioni, con il penultimo che gode del remake di Crisis Core e del riflesso di Final Fantasy VII per riprendere posizioni.
Il podio dei migliori capitoli
Il sondaggio ha fatto modo di andare a classificare anche i capitoli di Final Fantasy, in dieci diverse posizioni: chiariamo subito che all’ultimo posto disponibile si è andato a inserire il quindicesimo capitolo, che – al di là di quelle che sono delle problematiche evidenti – non ha sicuramente meritato, in questi anni, l’acredine che si è sviluppata tra la community.
Al primo posto, complice anche quanto già spiegato per i personaggi, è andato a collocarsi Final Fantasy XIV, che per longevità e per contenuti proposti è sicuramente l’esperienza più completa che al momento Square Enix può offrire a tutto il proprio pubblico. A seguire Final Fantasy VII, anche qui complice un remake che ha permesso anche ai più giovani di andare a recuperare quell’esperienza da ecoterrorista che Cloud aveva vissuto.
Completa il podio Final Fantasy X, capitolo fin troppo bistrattato negli anni e che ha saputo, da sempre, mettere in piedi un incrocio di temi e una commistione di elementi in grado di intessere una trama affascinante e profonda. Tra il tema del suicidio, la dicotomia tra la religione e il progresso tecnologico, la paura del diverso e allo stesso tempo il tema portante del sogno che vede Tidus protagonista, quello che fu il primo capitolo pubblicato su PlayStation 2 rappresenta un punto di svolta fondamentale nella crescita della saga, che merita di essere collocato sul podio di una classifica del genere.
La rivincita del romanticismo
Alle vicende di Spira fa seguito Final Fantasy VI, altro capitolo degnamente in grado di collocarsi nelle prime posizioni di questa classifica, soprattutto per gran parte dei personaggi, della costruzione dell’intero intreccio narrativo e anche della colonna sonora, che Nobuo Uematsu compose con una tale difficoltà e impegno da ritenerla, per anni, la propria opera più completa.
Andando da Aria di Mezzo Carattere fino alla pantagruelica Omen, l’intero accompagnamento musicale di Final Fantasy VI rende onore a un prodotto unico, avvincente, che più di tanti altri meriterebbe un remake che permetta a chiunque di godere di un’esperienza unica e irripetibile. Alla quale fa seguito la favola romantica e cavalleresca di Final Fantasy IX, che segna il ritorno di Yoshitaka Amano ai disegni e la riconferma di un team che desiderava tornare al concetto di fantasia romantica.
Final Fantasy V, Final Fantasy VIII e Final Fantasy. IV vanno a collocarsi tra il sesto e l’ottavo posto, mentre a chiudere l’ultimo posto disponibile ci ha pensato Final Fantasy XI. Per anni sulla cresta dell’onda, al punto da esser stato tra le principali fonti di guadagno e di sostentamento dell’azienda di Shinjuku, il primo MMORPG di casa è stato il più limpido e lampante esempio di come una struttura innovativa e progressista del pensiero videoludico in casa Square abbia cambiato le carte in tavola e la programmazione sul lungo periodo, ridando vita e vitalità all’intera serie.
Non vi resta, a questo punto, che raccontarvi la vostra classifica e spiegarci quali sono i motivi dietro ogni vostra scelta. Ricordatevi però che ogni classifica merita di avere un Wakka al secondo posto. Forse.