Il Governo ha messo a disposizione non meno di 9 miliardi di euro per i primi tre mesi dell’anno. Per accedere ai contributi è necessario rientrare in una condizione di povertà, definita in base all’Isee. Nel 2023 la soglia Isee minima per beneficiare delle agevolazioni è stata elevata a 15 mila euro, un limite più alto rispetto a quello del 2022 (12 mila euro). Le famiglie con un Isee inferiore a 20 mila euro che hanno almeno quattro figli a carico possono anche richiedere un bonus aggiuntivo.

Inoltre, anche i percettori del reddito di cittadinanza possono accedere al beneficio. L’importo da riconoscere viene definito da Arera in base alla disponibilità dei fondi. Oltre al bonus su luce e gas, il Governo ha inoltre introdotto misure di sostegno al reddito, come ad esempio la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione. 

Per accedere al bonus luce e gas 2023 nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, sono necessarie alcune condizioni: 

  • Entrambe le forniture di luce e gas devono essere attive e destinate all’uso domestico. 
  • Il gas deve essere impiegato per la cottura dei cibi e il riscaldamento, con un contatore installato di classe non superiore a G6. 
  • L’importo del bonus luce e gas dipende dal numero di membri del nucleo familiare, come indicato nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).