Treason, la recensione della miniserie Netflix con Charlie Cox

treason netflix

Non sapete come trascorrere il pomeriggio del 26 dicembre? Nessun problema perché su Netflix proprio nel giorno di Santo Stefano debutterà la nuova serie di Charlie Cox, Treason. Forse non ne avete ancora sentito parlare o non vi siete imbattuti nei vari trailer ma credetemi dopo aver letto anche solo l’incipit di questa recensione, se amate il genere, avrete la necessità di concedergli un’opportunità. Treason è il nuovo show action in stile James Bond ma questa volta firmato Netflix. Il protagonista è interpretato dall’amatissimo Daredevil, Charlie Cox che indossa a pennello i nuovi abiti da agente dell’MI6. Se James Bond è l’eroe senza macchia, Adam Lawrence non è così limpido e trasparente come sembra, anzi la sua carriera in ascesa è stata facilitata più di una volta. Ad ogni modo non è l’unico a celare oscuri segreti tra i vertici dell’agenzia investigativa più famosa del Regno Unito. Azione, famiglia e senso del dovere sono i capi saldi di Treason, uno show che cattura l’attenzione dello spettatore fin dai primi minuti. Se inizierete Treason il giorno del debutto sono certa che arriverete a sera avendo già terminato la mini serie. Lo show è un film diviso in 5 parti: la trama di quello che potrebbe essere considerato uno spin-off di 007, più oscuro e senza il suo agente di punta, viene frastagliata a dovere in 5 capitoli da 45 minuti ciascuno. Ogni episodio approfondisce nel dettaglio tematiche, segreti e personaggi. Il tutto risulta molto chiaro e facilmente comprensibile, sarà impossibile non empatizzare con i personaggi. Un episodio tira l’altro e vi ritroverete con la serie terminata senza nemmeno esservene resi conto. 

Come sempre prima di addentrarci nella recensione e nell’analisi di Treason, ecco a voi il trailer della serie Netflix con Charlie Cox. 

Treason, la serie scritta per gli amanti di 007

Avrete capito che apprezzo particolarmente le pellicole di James Bond. In realtà sono convita che siano ormai considerate dei classici imprescindibili per i cinefili. A mio modesto avviso i film dedicati allenente 007 sono quei lungometraggi transgenerazionali che posso piacere a gradi e piccini. In sostanza sono i film perfetti per riunire la famiglia al cinema. Chi l’ha detto che solo le pellicole Disney posso riuscire nell’intento? Gli ultimi film di Daniel Craig hanno dimostrato di essere in grado di coinvolgere chiunque, persino il più scettico e il meno appassionato. Premesso ciò non dovrete stupirvi di fronte alla costante frequenza di show ispirati ai famosi successi di James Bond. Netflix tra tutte le varie piattaforme streaming sta puntando forte, oltre che sul fantasy, anche su l’action e spy movie. In questo caso ci occuperemo di analizzare una serie tv ma l’associazione ed il confronto con le pellicole spy ed action non suona per nulla azzardato per più di un fattore. Innanzitutto Treason è qualificata e creata per essere una mini serie, un prodotto seriale si ma non destinato a proseguire la sua corsa al termine della prima stagione come tale è stata scritta ed ha quindi subito il processo creativo tipico dei film: è ha un inizio ed una fine ben studiati per essere tali ed irremovibili. L’unica differenza risiede in ciò che concerne i tempi della narrazione: in Treason essendo una mini serie da 5 episodi il prodotto ha quasi 5 ore per sviluppare una trama solida, caratterizzare ed approfondire i vari personaggi e convincere lo spettatore. In sostanza è un film spalmato in 5 ore. 

La capacità di conquistare e catturare lo spettatore deve andare a segno nei primi 10 minuti. Fortunatamente il pilot avvincete e accattivante di Treason riesce nell’impresa. Il primo episodio introduce rapidamente gli eventi e con un veloce susseguirsi di scene lo spettatore viene catapultato subito nel vivo dell’azione, i preamboli iniziali ci sono ma non sono troppo dilatati né impegnativi. Lo spettatore viene subito catturato da l’azione pura della serie, dai segreti e dai misteri diplomatici da risolvere. 

Adam Lawrence (Charlie Cox), addestrato ed istruito dal MI6, è il protagonista di Treason. È un uomo ligio al dovere, fedele alla famiglia ed all’agenzia. La cui carriera sembra sicura e pronta a decollare. Ha avuto successo ed un’ascesa rapida. In poco tempo è diventato vice capo dell’MI6 e il suo percorso è prono a perdere il volo. Quando C, il capo dell’agenzia, viene avvelenato, Adam viene nominato subito capo provvisorio e le redini dell’agenzia di spionaggio più famosa del mondo passano nelle sue mani. Il protagonista investigando circa chi si cela dietro il tentato omicidio di C si trova di fronte il suo passato e pesanti rivelazioni inattese. Quando il suo passato torna a bussare alla sua porta, si trova costretto a mettere in discussione tutto e tutti. A sconvolgergli la vita è Kara, una spia russa con cui condivide una storia complicata. Adam e Kara sono stati alleati e amanti in una particolare missione, la prima dell’agente MI6 che purtroppo è terminata in tragedia. Kara da oltre 15 anni cerca di scoprire chi si cela dietro il brutale omicidio della sua quadra. Per poter raggiungere il suo obbiettivo l’agente russa ha aiutato Adam, ignaro complice, a scalare le vette dell’agenzia. In sostanza Kara ogni volta che ne ha avuto l’occasione ha fornito, senza farsi scoprire, ad Adam il giusto indizio per sventare un attentato o un colpo di stato. Tutti questi aiuti sono serviti ad Adam per scalare le posizioni all’interno dell’agenzia. Promozione dopo promozione l’agente Lawrence è entrato a far parte del gruppo ristretto di collaboratori di C fino ad essere nominato suo vice. Ora Kara è pronta a riscuotere i favori concessi. La giovane spia russa ha solo un obbiettivo: scoprire chi si cela dietro il tradimento della missione in cui sono morti i suoi amici. 

In tutto questa complicata situazione s inserisce la famiglia di Adam: Maddy e i due figli della coppia. Maddy è una fisioterapista ex agente operativa in Vietnam. Conosce i pericoli del mestiere di Adam e lo comprende e supporta, quando però le cose si complicano e vengono coinvolti i figli, si dimostra pronta a tutto pur di difendere il sangue del suo sangue. Maddy non si fida più di nessuno, nemmeno del marito dato che da sempre le ha nascosto l’esistenza di Kara. Peccato che Maddy conceda in un primo momento la fiducia alle persone sbagliate per poi pentirsene per il resto dei suoi giorni. 

Tra Adam, Kara e Maddy, la moglie del protagonista, si instaura una strana relazione: tre persone che cercano di esporsi a vicenda, mentre tentano di aggrapparsi alle loro vite personali e a coloro che amano di piщ.

Lo show sviluppa una trama credibile e solida che si rivela solo capitolo dopo capitolo. Le relazioni sono importanti ed i fili che legano i personaggi sono ancora più intricati di quanto potrebbe sembrare. Nessuno è veramente così trasparente come pensa di essere. Il marcio si cela dietro il più impensabile dei personaggi e l’agenzia non è assolutamente un’istituzione integerrima. Corruzione e doppio gioco sono all’ordine del giorno in casa MI6. Spetterà ad Adam scartinare gli equilibri, peccato che il suo nome non ne uscirà lindo ed immacolato. 

I temi di Treason: dalla famiglia al marcio dell’MI6. Nessun eroe in Treason

La nuova serie tv Netflix a differenza dei film di 007 ai quali è evidentemente ispirata ruotano attorno a due tematiche principali: la famiglia e la corruzione dell’agenzia. Il protagonista è indissolubilmente legato ad entrambe. In primo luogo Adam non è un eroe. È un personaggio della mille sfumature. Non lo definirei nemmeno un personaggio grigio dato che non agisce spinto da scopi personali per raggiungere il successo, semplicemente si è trovato invischiato tra eventi che lo hanno condotto all’apice della sua carriera. Adam non ambiva a diventare C così presto, era ben consapevole che prima o poi avrebbe ereditato lo scettro dell’MI6 ma non desiderava che tutto ciò avvenisse in modo così rocambolesco e per nulla casuale. Adam è stato una pedina nelle mani di Kara e della corruzione insita nell’MI6, il giusto nome da portare ai vertici per riscuotere favori di cui era inconsapevole di essere il destinatario e allo stesso tempo la persona giusta da utilizzare come capro espiratorio da parte dell’agenzia. Adam era la persona giusta nel momento sbagliato, colui che in una diversa situazione avrebbe potuto gestire al meglio i servizi segreti ma non ha avuto il tempo né l’occasione per farlo. Il senso del dovere e della giustizia sono propri del protagonista ma l’amore verso la famiglia ed il desiderio di protezione prevale contro ogni cosa. Quando Adam comprende che il suo nuovo incarico potrebbe costare la vita di uno dei suoi familiari non esista un secondo pur di rimediare ai danni mettendosi lui stesso in prima linea. Le regole e la burocrazia non sono un problema per Lawrence e le spiegazioni vengono fornite anche approssimativamente se si tratta di salvaguardare le persone amate. 

Per quando concerne la corruzione all’interno dell’MI6 sicuramente non è una scelta di trama invocativa ma la peculiarità sta nel modo in cui lo show sceglie di presentarcela. In questo ho trovato diverse somiglianze con Bodyguard, serie firmata sempre da Netflix. Iol protagonista non è l’uomo senza macchie dei film d’azione anni ’90 ma ha un passato più torrido e tormentato del previsto, nonostante questo sembra onesto, genuinamente sorpreso di fronte ai misteri che vengono pian piano svelati ed è disposto a tutto pur di proteggere chi ama. La corruzione si estende fino ai piani più alti dell’agenzia e coinvolge persino la giustizia e la politica inglese, nessuno è escluso. Impossibile non notare come questo rifletta vicende di cronaca quotidiana a cui veniamo continuamente sottoposti. Non mancano nemmeno i classici stereotipi rivolti verso gli agenti russi: dal linguaggio al ritenere immediatamente colpevole una nazione per il semplice fatto di considerala nemica storica. Da sottolineare come Treason si inserisca perfettamente nell’attualità purando la guerra tra Russia ed Ucraina tra i temi dello show senza distogliere l’attenzione dalla trama fittizia del prodotto. 

Charlie Cox: da Daredevil al nuovo progetto Netflix per tornare ancora in casa Marvel. Adam Lawrence e Daredevil non sono poi così diversi

Spider-Man 3

L’attore amato da tutti per il ruolo di Daredevil nella serie Marvel di Netflix torna sul piccolo schermo della piattaforma streaming con un nuovo show. Charlie Cox brilla in Treason con il suo accento particolarmente British. Sappiamo bene che l’attore inglese è un abile interprete in show che richiedono un’importante dose di scene action che la necessaria capacità interpretativa. Charlie Cox ha dimostrato di saper svolgere al meglio questo compito in più di un’occasione, sicuramente quella che tutti noi ricordiamo è la sua versione di Daredevil, il diavolo di Hell’s Kitchen protagonista della serie Marvel di Netflix. La sua esibizione nei panni del vigilante di casa Marvel è stata talmente amata dal pubblico che nessun altro attore riusciva ad essere immaginato dalle varie major nei panni del diavolo rosso. Nonostante la cancellazione dello show da parte di Netflix i fan non si sono mai arresi: Charlie Cox doveva tornare ad interpretare Daredevil. Persino l’attore ha sempre sostenuti i sui fan pi accaniti dichiarando a più riprese il desiderio di ritornare a casa Marvel. Le preghiere di tutti sono state ascoltate e Charlie Cox in Spider-Man: No Way Home ha fatto finalmente il suo debutto ufficiale all’interno dell’MCU. Il suo personaggio è diverso rispetto a quello della storia Netflix, Marvel ha dichiarato che l’attore è lo stesso ma il personaggio non ha le stesse origine né ha compito gli stessi identici gesti della serie già distribuita. In sostanza si tratta un soft reboot: storia nuova ma stesso attore. Il successo di Spider-Man: No Way Home ha spinto Marvel ha confermare Cox anche in altri progetti a partire da She-Hulk, in cui l’attore compare in tre episodi come guest star indossando un nuovo e luccicante costume attirando fin da subito l’attenzione dello spettatore. Il personaggio è già stato in qualche modo nominato anche in Hawkeye, serie tv uscita lo scorso Natale con protagonista Clint e Kate Bishop. Rivedremo Matt Murdock anche in Echo, serie tv in uscita su Disney+ il prossimo anno, così come nello show a lui dedicato in arrivo nel 2023. Daredevil: Born Again in 18 puntate ci racconterà, speriamo a dovere, la storia del personaggio inserendolo a pieno nell’MCU. Vi starete chiedendo il perché di questa interessante ma lunga premessa sul personaggio iconico di Charlie Cox? Ve lo spiego subito: Adam Lawrence e Daredevil condividono molto, non solo l’interprete. Non sono eroi e non vogliono esserlo, desiderano proteggere gli indifesi e le persone che amato sopra ogni cosa, anche a costo della loro vita o della loro reputazione. Se amate il personaggio Marvel e non vedete l’ora di rivederlo sul piccolo schermo vi consiglio di spezzare la lunga attesa che vi attende con la nuova serie Netflix. Non troverete poteri magici o supereroi ma se cercate le vibes alla Winter Soldier o appunto alla Daredevil, sarete accontentati. Charlie Cox ci regala un’altra grande interpretazione in attesa di rivederlo ancora con la tuta ed il caschetto del diavolo di Hell’s Kitchen. 

Le vibes da spy movie non mancano e nemmeno l’atmosfera tetra ed i colpi di scena. 

80
Treason
Recensione di Chiara Giovannini

. Treason è il nuovo show action in stile James Bond ma questa volta firmato Netflix. Il protagonista è interpretato dall’amatissimo Daredevil, Charlie Cox che indossa a pennello i nuovi abiti da agente dell’MI6. Se James Bond è l’eroe senza macchia, Adam Lawrence non è così limpido e trasparente come sembra, anzi la sua carriera in ascesa è stata facilitata più di una volta. Ad ogni modo non è l’unico a celare oscuri segreti tra i vertici dell’agenzia investigativa più famosa del Regno Unito.

ME GUSTA
  • La serie tv perfetta per i fan di 007
  • La trama cattura e coinvolge fin dai primi minuti
  • Tantissima azione ben coreografia e diversi colpi di scena
  • Il finale è sorprendente
FAIL
  • Forse alcune dinamiche potevano essere approfondite
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