Dall’inizio dell’anno Tesla ha perso il 60% del suo valore in Borsa — da ieri Elon Musk non è più considerato l’uomo più ricco del mondo, il suo posto è stato preso dal magnate dell’alta moda Antoine Arnault.
Secondo diversi analisti, il crollo di valore delle azioni Tesla dipenderebbe almeno in parte dalla scelta di Elon Musk di acquistare Twitter. Un’operazione condotta in maniera erratica e che rischiava di sfociare in una complessa e potenzialmente dolorosa causa legale. Le cose non si sono messe meglio nemmeno dopo che l’acquisizione, costata 44 miliardi di dollari, è stata ufficializzata: la gestione di Twitter da parte di Elon Musk è stata caratterizzata da scelte affrettate e grandi cambiamenti imposti nell’arco di poco tempo, spesso con esisti disastrosi o claudicanti.
Per questo motivo, molti analisti e investitori ritengono che il ‘brand’ Elon Musk sia ormai irrimediabilmente rovinato.
Leo KoGuan, il terzo più grande azionista di Tesla, ad esempio ha criticato aspramente le recenti scelte di Elon Musk: «il mercato ha votato, il marchio Tesla è stato danneggiato dal dramma causato dalla gestione di Twitter», ha scritto.
Commentando il sorpasso di Antoine Arnault su Musk, l’analista di Wedbush Securities Dan Ives aveva a sua volta detto: «il circo che ha accompagnato le trattative tra Elon Musk e Twitter ha indebolito il valore di Tesla». E ancora: «Musk è passato dall’essere un supereroe, grazie al rally positivo delle azioni Tesla, ad essere un ‘villain’, un cattivo agli occhi degli investitori di Wall Street in grado di diventare sempre più inquietante ad ogni tweet che pubblica».
Nel tentativo di rassicurare gli investitori, Elon Musk è passato alla difensiva, annunciando di essere al lavoro per assicurarsi che gli azionisti di Tesla finiscano per beneficiare da Twitter sul lungo periodo». Come e quando non è dato a sapersi.