“Guarda che bella foglia mamma! Guarda, dai!”
Questo sembra dire Fiona a sua madre, Sutherland, mentre sono sedute a pulire foglie, in mezzo alla foresta di Kibale, in Uganda. Questa scena, ripresa dai ricercatori, ha fatto giungere alla conclusione che i primati, proprio come noi, condividono le esperienze con gli altri…Solo per il gusto di condividerle!
In effetti, negli esseri umani, l’uso di gesti referenziali per dirigere l’attenzione degli altri verso oggetti ed eventi esterni emerge nel primo anno di vita. Al contrario, le grandi scimmie selvatiche usano raramente gesti referenziali e, quando lo fanno, sembra che lo facciano esclusivamente per dare “ordini”. Questa apparente differenza di specie ha alimentato la tesi che la capacità di condividere l’attenzione con gli altri sia un tratto specifico dell’uomo, con importanti conseguenze nella progressione del nostro processo evolutivo.
https://www.youtube.com/watch?v=0U9ORzOwh3Y
“Mentre Fiona faceva questo, la madre non sembrava davvero interessata; non la stava guardando e non le stava prestando attenzione. Fiona le mostra la foglia per dirle “guardala'”, ha detto il Professor Slocombe, uno degli autori dello studio. “È molto insistente nel cercare di convincere la madre a guardarla, e solo quando abbassa visibilmente tutta la testa per orientarsi verso la foglia, Fiona sembra soddisfatta”.
I ricercatori, autori del video e di uno studio correlato – con 84 riprese di eventi simili, tra cui la condivisione del cibo e l’avvio al gioco- forniscono spiegazioni alternative per tale comportamento. Questo studio è la prima osservazione documentata di questa attitudine in natura e suggerisce che le scimmie hanno una motivazione nel condividere le esperienze tra loro.