Gli uccelli sono straordinariamente intelligenti, nonostante il loro cervello sia piccolo. I corvidi e alcuni pappagalli sono capaci di imprese cognitive paragonabili a quelle delle grandi scimmie.
Come fanno gli uccelli a raggiungere un’impressionante abilità cognitiva con cervelli di dimensioni così minute?
Hanno cercato di rispondere al quesito alcuni ricercatori dela Duke University, studiando la composizione cellulare del cervello di 28 specie aviarie, scoprendo una soluzione semplice all’enigma: i cervelli degli uccelli canori e dei pappagalli contengono un numero molto elevato di neuroni, con densità neuronali notevolmente superiori a quelle trovate nei mammiferi. Questi neuroni “extra” sono prevalentemente localizzati nel prosencefalo (parte anteriore del cervello), i pappagalli e i corvidi di grandi dimensioni hanno un numero di neuroni nel prosencefalo pari o superiore a quello delle scimmie con cervelli molto più grandi. I cervelli aviari hanno quindi la possibilità di fornire un “potere cognitivo” per unità di massa molto più elevato di quello dei cervelli dei mammiferi.
Assolutamente geniale dal punto di vista evoluzionistico.