Una protesta organizzata dai dipendenti della più grande ed importante fabbrica di iPhone – gli stabilimenti di Zhengzhou della Foxconn – è stata repressa violentemente dalle autorità cinesi. I lavoratori avevano chiesto maggiori tutele salariali e lo stop dei test invasivi contro il Covid.

Diversi video della dura repressione da parte delle forze dell’ordine sono stati diffusi online. Alcuni dei video mostrano le cariche della polizia contro i lavoratori.

Già il mese scorso alcune migliaia di dipendenti avevano scelto di uscire volontariamente dalla fabbrica, durante l’orario di lavoro, in polemica contro le condizioni di lavoro giudicate poco sicure.

Stando ad una ricostruzione pubblicata da Associated Press, le proteste questa volta sarebbero nate da una modifica unilaterale dei contratti che avrebbe, di fatto, ridotto significativamente la paga oraria di alcuni dipendenti. Li Sanshan, un lavoratore raggiunto da AP, ha spiegato di aver abbandonato il suo precedente lavoro nella ristorazione perché attratto da un’offerta di lavoro della Foxconn che prevedeva una paga di 25.000 yuan – circa 3.500 euro – per un periodo di lavoro di due mesi. Sanshan ha recentemente appreso che avrebbe dovuto lavorare per almeno altri due mesi – per un totale di quattro – prima di aver diritto al bonus di 25.000 yuan-

Quello di Zhengzhou è il più importante stabilimento della Foxconn: impiega 200mila persone ed è il più grande centro per la produzione di iPhone.