Le cinque auto elettriche che aspettiamo con maggiore trepidazione

Il mercato delle auto elettriche ha raggiunto vette di maturità sempre più alte nel corso degli ultimi anni. Non stupisce allora che sempre più consumatori – portafoglio permettendo – abbiano preso la decisione di sostituire la loro vettura con un’auto a batteria.

Ormai non esiste praticamente un solo produttore di auto che non abbia deciso di puntare sull’elettrificazione della sua line-up, ora l’offerta delle case automobilistiche nel segmento BEV è così ampia che potrebbe lasciarvi disorientati. Nel corso dei prossimi mesi le cose si faranno ancora più interessanti.

Per tutte queste ragioni, abbiamo selezionato cinque novità – introdotte di recente o in dirittura d’arrivo – che ci hanno conquistato particolarmente. Ma non fatevi illusioni: il segmento delle auto elettriche continua ancora a partire da prezzi semplicemente proibitivi per il consumatore medio e – lo diciamo a malincuore – queste cinque auto non fanno eccezione.

Ioniq 6

Sarà per il suo look in grado di creare un ponte tra futuro e passato o forse perché la concept Prophecy ci aveva già fulminato, sta di fatto che con la Ioniq 6 è stato amore a prima vista.

Dallo scorso 9 novembre Hyundai ha aperto i preordini per la nuova ammiraglia elettrica anche in Italia. Poggia sulla piattaforma e-Gmp con architettura a 800 Volt già vista sulla Ioniq 5 ed è disponibile in ben tre diversi allestimenti e altrettante varianti del powertrain.

Nell’allestimento Progress la Ioniq 6 è equipaggiata con un motore singolo posteriore da 151 CV abbinato a delle batterie da 53 kWh, quanto basta per garantire un’autonomia di 429 km con una singola ricarica. Per chi non si accontenta c’è anche la versione Innovation, con batteria da 77,4 kWh e una trazione posteriore garantita da un propulsore in grado di erogare 229 CV, e infine l’allestimento Evolution con doppio motore (asse anteriore e asse posteriore) per una potenza di ben 325 CV e 545 km di autonomia.

Di serie troviamo sempre l’ampio display da 12,3 pollici per l’infotainment e un ricco arsenale di Adas avanzati: Smart Cruise Control, Driver Attention Warning, Forward Collision-Avoidance Assist, Intelligent Speed Limit Assist, Rear Occupant Alert, Lane Following Assist e Highway Driving Assist.

Non bastasse tutto ciò, Hyundai ha realizzato la Ioniq 6 con un’attenzione maniacale per l’ecosostenibilità. La vernice della vettura utilizza pigmenti ricavati da pneumatici fuori uso riciclati, mentre il tessuto della moquette è ricavato dal riciclo delle reti da pesca raccolte in mare. In Italia si parte da 47.750€.

Polestar 2

Da ottobre Polestar è finalmente sbarcata in Italia con le sue due vetture di punta: la berlina Polestar 2 e il SUV Polestar 3. Noi siamo dei grandi estimatori della berlina elettrica. La Polestar 2 è disponibile sul nostro territorio dal 22 novembre. La Standard Range offre un motore elettrico da 231 CV e 330 Nm a trazione integrale affiancato da una batteria agli ioni di litio da 69 kWh – quanto basta per offrire 478 km con una ricarica.

Chi l’ha vista dal vivo in giro per l’Europa può ben immaginare il perché del nostro innamoramento: è semplicemente stupenda, specie nella verniciatura total black. Ad un look pulito e riuscito si aggiunge l’affidabilità di Volvo (Polestar nasce come suo spinoff dedicato prima al motorsport e poi agli EV) e un software proprietario realizzato in collaborazione con Google.

Di serie troviamo – sempre – cerchi in lega da 19″, luci full LED, sedili anteriori a regolazione elettrica e riscaldati, display centrale da 11,2″. Chi vuole ancora qualcosa in più può puntare sugli allestimenti Long Range Single Motor e Long Range Dual Motor da 476 CV, 660 Nm, che offrono, rispettivamente, 551 e 487 km di autonomia. Per la Standard Range in Italia si parte da 52.200 euro, da cui detrarre eventuali bonus ed incentivi nazionali e regionali.

Toyota bZ4X

Nonostante le rimostranze del suo CEO, alla fine si è convinta anche Toyota. Il SUV bZ4X è la prima auto completamente elettrica del produttore giapponese. In pieno stile nipponico, il design è divisivo: o lo si ama o lo si odia. E noi ci inseriamo pacificamente nel primo gruppo.

Chi l’ha provata ne parla già molto bene, sostenendo che si tratti di una conferma degli innegabili punti di forza di Toyota in una nuova veste elettrica. È comoda, affidabile e facilissima da guidare. Purtroppo la bZ4X si porta dietro anche alcuni dei tipici difetti della casa automobilistica: le rifiniture degli interni non sono esattamente di fascia premium, nonostante un listino che in Italia partirà da oltre 50mila euro.

Nell’allestimento base troviamo un powertrain elettrico a trazione anteriore da 204CV, ma spendendo 3.000€ in più si può puntare sulla versione 4×4 da 218CV.

L’abitacolo è dominato dall’enorme schermo da 12,3 dell’infotainment e dal quadro strumenti, sempre digitale, da 7 pollici. Da segnalare che, in controtendenza rispetto ai competitor, Toyota ha comunque mantenuti un grandissimo numero di pulsanti fisici, a cui è deputata, tra le altre cose, la gestione del clima.

Quanto al lancio in Italia, ci sono ancora numerose incognite (a partire dal prezzo, che dovrebbe essere compreso trai 40 e 50mila euro). I preordini per il Toyota bZ4X verranno aperti tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023.

Tesla Cybertruck

È stato presentato nell’ormai 2020, ma ritardo dopo ritardo, il primo pickup elettrico di Tesla non si è ancora fatto vedere. Elon Musk ha detto che la produzione del Tesla Cybetruck potrebbe iniziare entro la prima metà del 2023, e chissà che questa sia la volta buona.

Difficile immaginare un veicolo più lontano dagli abitudini di consumo degli automobilisti italiani, ma quando uscirà verosimilmente introdurrà un nuovo paradigma per il settore delle auto elettriche. Non esiste un solo altro veicolo in circolazione che gli assomigli.

Salvo sorprese (e potrebbero essercene eccome), il pickup sarà proposto in tre diverse versioni con propulsione e potenze diverse. Tesla promette uno scatto da 0 a 96Km/h in soli 2,9 secondi e fino ad 800 km di autonomia.

Lo scheletro del Cybertruck è realizzato in acciaio inossidabile laminato a freddo, l’Ultra-Hard 30X, lo stesso utilizzato sui razzi di SpaceX. Insomma, un’auto dai mille eccessi che non vediamo l’ora di vedere sulle strade italiane. A proposito, chissà quanti ne verranno immatricolati nel nostro Paese.

Abarth 500 elettrica

E a proposito di eccessi. Tra pochissimi giorni assisteremo alla prima iterazione in chiave elettrica dello Scorpione italiano. Il 22 novembre debutterà la prima Abarth 500 completamente elettrica, che ovviamente si basa sulla 500 elettrica già disponibile nelle concessionarie italiane.

Nonostante manchino ancora un po’ di giorni alla presentazione, l’auto si è già fatta spiare per le strade di Torino, in occasione delle riprese di uno spot pubblicitario.

More Abarth than ever“, è questo il claim scelto da Stellantis per il lancio della versione più grintosa della 500 elettrica. Insomma, una promessa dal chiaro significato: sarà l’auto più potente della storia dello Scorpione. Ma attenzione, perché sembra che ad una maggiore potenza non seguirà un aggiornamento del pacco batterie. Così il nuovo motore elettrico – si dice da circa 200 CV – potrebbe svuotare molto presto la già contenuta autonomia della batteria da 42 kWh.

La Abarth 500 elettrica verrà presentata il prossimo 22 novembre, non vediamo l’ora.

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