Metaverso per curare l’autismo

Uno dei principali deficit delle persone con autismo colpisce le abilità sociali. Le innovazioni mediche in questo campo hanno a disposizione solo terapie comportamentali che non sempre mostrano l’efficacia sperata poiché i sintomi dello spettro autistico sono molteplici e variabili. In Italia esistono diverse eccellenze nel campo della ricerca, infatti è tutto italiano il gruppo di neuroscienziati che ha deciso di unire la medicina al metaverso. L’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (IRIB CNR) si dedica da anni a progetti sperimentali che, utilizzando le più moderne tecnologie, possono aiutare i bambini colpiti da autismo. Hanno pensato anche ai genitori e a come supportali nell’impegnativa assistenza ai figli. “Così come oggi si riabilitano alcuni funzioni cognitive grazie all’uso dei robot, anche l’utilizzo degli avatar permetterà ai bambini di essere guidati nel recupero di funzioni comportamentali grazie ad una figura meno complessa del volto di un terapeuta adulto con cui poter interagire”, racconta Antonio Cerasa, neuroscienziato e ricercatore IRIB-CNR di Messina. I sistemi di realtà immersiva possono regalare al bambino nuovi scenari visivi dove apprendere nuove strategie di comportamento. Uno dei limiti, però, è che questi sistemi sono pensati per lavorare su un bambino alla volta. La tecnologia che il gruppo di ricerca ha intenzione di importare dal metaverso permetterà, invece, di riabilitare più bambini alla volta, ognuno immerso nello stesso scenario in cui la creazione dell’avatar digitale avrà un ruolo chiave.

Telemedicina per famiglie

I bambini e ragazzi affetti da autismo dipendono per le attività quotidiane dal loro assistente familiare, il caregiver. Questo ruolo di supporto, aiuto e assistenza, svolto nella vita di tutti i giorni dai genitori, nonni o altre persone che coprono questa mansione, merita sostegno da parte delle istituzioni. Per questo sono nati molti progetti di ricerca finanziati sia a livello nazionale che regionale per migliorare e assistere le famiglie con bambini affetti da autismo. “L’ultimo dei progetti si chiama InterPares ed è stato finanziato dal comune di Messina per permettere alle famiglie, non solo di avere trattamenti all’ avanguardia per i loro figli (Tablet, Realtà Virtuale, Realtà Aumentata, Robot) ma anche un’assistenza continua in remoto da casa (TeleRiabilitazione), a cui si è aggiunto anche un progetto di inserimento sociale e lavorativo. Il tutto ovviamente gratuito per le famiglie. Il servizio di assistenza si occupa anche del benessere psicofisico dei genitori. Sono stati pubblicati più studi nei quali si dimostra che il trattamento dei disturbi cognitivi e comportamentali dei bambini con autismo può avvenire anche educando i genitori a introdurre una serie di strategie per migliorare i comportamenti dei loro figli, anche a casa. Inoltre, esiste già un servizio gratuito di tele-assistenza presso l’istituto, dove una serie di psicologhe monitora a distanza l’andamento dei comportamenti dei bambini tramite il racconto e il confronto con i loro caregiver, mirato anche a ridurre il carico di stress emotivo di chi presta assistenza. Il progetto InterPares  si sviluppa anche in termini di inclusione sociale: lo scopo è quello di attrezzare il territorio con negozi Autism-Friendly in cui i ragazzi con autismo, tramite una app scaricata sul cellulare, potranno avere un aiuto digitale nel compiere mansioni di vita quotidiana (come fare la spesa) in completa indipendenza.

Lo scopo finale della psicologia applicata alla salute è anche quello di estendere la cura a tutta la persona e alla sua quotidianità e benessere. Questi studi sono stati portati avanti nell’area di Messina, ma i ricercatori hanno come obiettivo l’estensione di assistenza gratuita per le famiglie con bambini autistici basato su tecnologie innovative in tutto il territorio regionale. Grazie ad alcuni progetti di ricerca finanziati dalla Regione Sicilia, le psicologhe e ricercatrici dell’Istituto sono già impegnate nel coordinamento di altri centri per l’autismo nelle zone di Catania, Trapani e Marsala.

Saper sfruttare al meglio l’avanguardia in campo digitale è tecnologico porta i suoi benefici e ci auguriamo che, le ricerche che uniscono robotica e neurologia traslazionale, vengano promosse sempre di più anche a livello nazionale.

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