Twitter, il lancio delle spunte blu a pagamento è un disastro: gli account fake seminano il caos

Twitter deve ancora capire cosa fare con le spunte blu. Il debutto della nuova versione di Twitter Blue è stato un mezzo disastro. Lo stesso Elon Musk è stato costretto a capitolare e ammettere: «vedrete un sacco di tentativi scemi su Twitter nei prossimi mesi», spiegando che il social farà continui test finché non troverà una quadra e sceglierà finalmente una strada percorribile.

Ieri negli Stati Uniti Twitter ha aperto a tutti le porte della nuova versione di Twitter Blue, l’abbonamento da poco meno di 8 dollari/mese che include l’accesso ad alcune funzioni esclusive, tra cui anche l’ambita nuova spunta blu a pagamento.

Un grandissimo numero di utenti americani hanno acquistato Twitter Blue, proprio con l’obiettivo di poter mettere l’esclusivo badge a fianco del loro nickname. Ma la festa è durata molto poco.

Super Mario – con tanto di spunta blu – fa il dito medio ai suoi fan. Rudy Giuliani, anche lui fresco di ‘nuova’ verifica, farfuglia frasi incomprensibili. E poi LeBron James, Valve e ovviamente Donald Trump. Chiaramente tutti profili falsi, che hanno approfittato del nuovo sistema di verifica a pagamento per diffondere il caos. The Verge ha raccolto i casi più emblematici e irriverenti.

L’account ufficiale di Twitter ha postato un breve comunicato, spiegando che il social sta agendo in modo “estremamente aggressivo” contro tutti i casi di impersonificazione di celebrity e aziende. Tant’è che i finti account di Nintendo, Trump e Valve sono tutti stati già sospesi a vita.

Ieri il social aveva annunciato un nuovo sistema di verifica degli account su due binari: da una parte le spunte blu, disponibili per tutti gli utenti paganti, dall’altra una nuova spunta grigia che avrebbe assolto la funzione del sistema precedente, e sarebbe dunque comparsa solo sugli account di politici, istituzioni, giornalisti e altre persone e aziende giudicate di pubblica rilevanza. Era un buon sistema, che avrebbe evitato ambiguità consentendo di identificare facilmente tentativi di scam e trolling. Peccato che l’azienda abbia fatto marcia indietro decidendo di mantenere un’unica spunta per tutti. Chissà perché.

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