In Belgio il Codice penale comprende ora anche il reato di Ecodidio, diventando, così, la prima nazione europea a prevedere una condanna penale “per danni gravi e permanenti all’ambiente su larga scala”. In questo termine rientrano tutte quelle azioni che comportano la distruzione dell’ambiente e della natura, prevedendo pene che vanno dai 10 ai 20 anni di galera.

Attualmente sono solo 11 le Nazioni nel mondo che prevedono questa fattispecie di reato: Georgia, Armenia, Ucraina, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Russia, Tagikistan, Vietnam e Francia. Da diversi anni molti attori della società civile chiedono che l’ecocidio venga riconosciuto come reato nel diritto internazionale o nello Statuto di Roma della Corte penale internazionale come quinto crimine contro la pace e la sicurezza.

La strada è, però, ancora tutta in salita, benché sia stato approvato un parere che propone emendamenti alla direttiva UE rivista sulla protezione dell’ambiente da parte della commissione Ambiente del Parlamento europeo. La Commissione Europea è ancora riluttante a ritenere l’ecocidio un crimine internazionale.