Sono dati amari da mandare giù quelli riscontrati dalle ispezioni nel settore delle costruzioni. Su 377 cantieri controllati a livello nazionale, l’86% è irregolare. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha guidato l’operazione di vigilanza su 794 aziende di cantieri e 1910 posizioni di lavoro. Dall’ispezione sono stati adottati poi 194 provvedimenti di sospensione dell’attività d’impresa. Di questi 133 per gravi violazioni in sicurezza e 61 per lavoro nero. L’indagine ha visto la collaborazione dei Carabinieri Tutela Lavoro.

Ecco i dati individuati dagli accertamenti: sono 474 aziende irregolari, 347 posizioni lavorative irregolari, 112 lavoratori in nero. Ben 763 le prescrizioni per violazioni di sicurezza. Si parla di una sanzione inflitta complessiva di 3 milioni di euro. In materia di salute e sicurezza sono state riscontrate irregolarità di:

  • ponteggi
  • rischio elettrico
  • mancato controllo delle gru,
  • fornitura omessa e uso dei DPI (dispositivi di protezione individuale)
  • utilizzo di ponteggi non autorizzati,
  • cadute dall’alto e mancata protezione di aperture verso il vuoto
  • viabilità inadeguata dei cantieri
  • la mancata protezione da investimenti per caduta materiali dall’alto
  • omessa sorveglianza sanitaria dei lavoratori e la loro mancata formazione e informazione
  • mancata redazione del DVR (documento valutazione rischi), del POS (piano operativo di sicurezza) e del Pi.M.U.S (piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi)

La maggior parte delle violazioni lavorative riscontrate appartengono al lavoro nero, ma anche soprattutto a questi fattori:

  • somministrazione illecita e distacchi/appalti non genuini
  • riqualificazione dei rapporti di lavoro
  • orario di lavoro
  • sotto inquadramento dei lavoratori
  • indebita percezione reddito di cittadinanza e Naspi
  • omissioni contributive
  • mancate iscrizione alla Cassa Edile