Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities, la recensione

Netflix aveva mostrato le prime immagini delle sua nuova creazione durante la Geeked Week di giugno, ora finalmente possiamo gustarci il prodotto per intero. Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities, o come intitolata in italiano La Stanza Delle Meraviglie, è il nuovo show Netflix dalle vibes horror creato dalla mente geniale del premio Oscar Guillermo del Toro. Se state cercando il prodotto perfetto per calarvi a pieno nelle atmosfere gotiche di Halloween ecco la serie giusta. Spaventosa, a tratti volutamente grottesca e splatter, sicuramente da gustare a piccole dosi. Se amate il genere non potete assolutamente perdere Cabinet of Curiosities. 

Prima di addentrarci nella recensione ecco a voi il trailer di Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities.

La stanza delle terrificanti meraviglie

La visione di Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities è associabile ad un viaggio nel magico mondo del gotico. Il regista premio Oscar è la nostra guida, la sua voce ci introduce nel suo stesso universo. Capitolo dopo capitolo le stanze delle meraviglie si aprono, una dopo l’altra. Nessun episodio è collegato al precedente, possono essere visti in ordine casuale ma sono tutti legati dal medesimo fil rouge: l’oscurità. 

Ogni episodio costituisce di fatto un mini film. Non tutti hanno la stessa durata, alcuni fosse avrebbero avuto bisogno di un minutaggio maggiore in grado di far entrare lo spettatore nel vivo delle vicende. Ritengo nel complesso la serie sia completa se appunto vista come un catalogo di mini lungometraggi legati dell’animo gotico. 

Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities non è assolutamente un titolo casuale, anzi. La serie Netflix è stata creata, progettata e prodotta del premio Oscar Guillermo del Toro e vi confermo che racchiude perfettamente la visione dell’artista (inoltre il regista ha davvero un’abitazione adibita a museo in quel di Los Angeles). Al centro di ogni singolo capitolo sono posti i vizi dell’uomo, le sue debolezze e la nota contrapposizione tra uomo e bestia. Del Toro in ogni suo lavoro inserisce l’analisi e la contrapposizione tra uomo e mostro, differenze e similitudini, la serie Netflix non è da meno. I protagonisti dei vari capitoli proprio a causa dei loro difetti vengono a contatto con il mondo dell’oscurità e difficilmente riescono ad uscirne intatti. Il mondo nascosto traumatizza, colpisce e imprigiona l’uomo. Mente e corpo non saranno più gli stessi. 

Come vi accennavo in apertura la serie è composta da 8 capitoli autoconclusivi disponibili su Netflix solo a coppie di due dal 25 al 28 ottobre. La serie a conti fatti può tranquillamente essere considerata antologia. Gli episodi sono numerati ma possono essere visionati senza ordine fisso. L’obbiettivo del regista è spaventare ed il risultato riesce a pieno nell’intento. La serie non è di certo adatta a chi ha il cuore debole. Mediante il viaggio tra i sotto generi dell’horror del Toro impressiona, spiazza e stupisce. Dal horror classico al gotico per arrivare al fantasy, sci-fi e al body horror. Alcune storie adattato opere classiche altre invece sono completamente inedite. Forse per i più appassionati del genere le avventure non saranno davvero spaventose, sicuramente le vibes spooky e gotiche non mancano. Io, fifona per natura, sono riuscita a vedere tutti gli episodi ma vi confesso che la sensazione di inquietudine resta ancora oggi. 

Il modello di Pickam, il capitolo migliore

Per evitarvi qualsiasi tipo di spoiler non mi addentrerò nella trama di ogni singolo capitolo, è giusto che vi godiate i vari episodi come veri e propri viaggi senza nessuna guida tranne quelle del maestro del Toro. 

Non posso però esimermi dall’esprimere il mio personalissimo parere. Tra tutti i capitoli, tra tutte le stanze, che compongono Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities quello che maggiormente mi ha convinto è senza dubbio Il modello di Pickam, capitolo numero 5 disponibile su Netflix dal 27 ottobre. 

Guillermo del Toro's Cabinet of Curiosities Ben Barnes

Il modello di Pickam vede coinvolto nel ruolo del protagonista un attore ben noto ai fan della piattaforma streaming, soprattutto agli appassionati del Grishaverse. Se conoscete anche solo leggermente la serie avrete già capito a chi mi sto riferendo., ovviamente sto parlando di Ben Barnes. L’attore inglese è noto attualmente per il ruolo del Darkiling nella serie Shadow & Bone. Se nello show Netflix tratto dai romanzi di Leigh Bardugo è Ben Barnes la chiave dell’oscurità in Il modello di Pickam l’attore è la vittima. Will è l’artista ambizioso, il romantico seduttore e l’anima in cerca di avventure. È proprio a causa della sua ambizione, del suo desiderio di primeggiare, che si scontra con il mondo nascosto. La visione dei quadri dell’amico lo turba a tal punto che non riesce più a distinguere realtà da immaginazione. I sogni diventano incubi e l’oscurità si impossessa delle sua sanità mentale. Passano gli anni e assistiamo alla passaggio di Will dall’età della spensieratezza a quella dell’età adulta in cui è padre di famiglia e curatore di gallerie d’arte. L’oscurità ed il tormento sembrano solo un lontano ricordo finche l’amico del passato non torna a fargli visita. Del Toro sfrutta la sindrome di Stendhal in una chiave fantasy e horror. I quadri macabri corrompono la mente di chi li osserva, badate bene non di chi li guarda con occhi distratti, fino a portarli alla follia. In tutto questo scenario io ho terminato l’episodio con una domanda che resta tutt’ora pendente. E se tutto fosse un’enorme allucinazione del protagonista? Magari il frutto dell’assunzione eccessiva di droghe o alcol oppure ancora il risultato della corruzione provocata dalla visione dei quadri. Magari nulla di quello che ci è stato mostrato da un certo punto in poi è davvero reale. A mio avviso è esattamente in questo limbo che risiede l’aspetto più intrigante del capitolo. Suggestiva è anche la regia di Keith Thomas. Ben Barnes perfettamente in grado di rappresentare sia il giovane spensierato che il padre di famiglia preoccupato e ossessionato. Non vorrei sottrarre merito agli altri capitolo ma ritengo che Il modello di Pickam sia per completezza e costruzione quello meglio riuscito tra gli otto proposti. 

La serie potenzialmente potrebbe proseguire con una seconda stagione. Vedremo se il colosso dello streaming deciderà di rinnovare lo show. 

74
Guillermo del Toro's Cabinet of Curiosities
Recensione di Chiara Giovannini

La serie tv perfetta da vedere ad Halloween. Forse non è perfetta ma i fan di del Toro non possono assolutamente perderla.

ME GUSTA
  • Ottima serie tv da vedere ad Halloween
  • C'è tutta l'arte di del Toro
  • Le vibes gotiche e horror non mancano
  • L'episodio 5 è il migliore
  • Da guastare a piccole dosi
FAIL
  • Forse non tutti i capitoli risultano pienamente soddisfacenti
  • Gli amanti dell'horror potrebbero restare delusi o non sorpresi
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